Il Governo valuta nuove detrazioni fiscali per le case green

Il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin valuta nuove detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico
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Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin sta mettendo a punto una strategia valida non solo per l’attuazione della direttiva sulle Case Green, varata in via definitiva alla fine di maggio da Bruxelles, ma anche, spiega a “Repubblica Affari&Finanza“, “per la tutela dell’interesse nazionale, perchè avere edifici che consumano di meno significa anche permettere alle famiglie di risparmiare sulle bollette“. La direttiva Ue non è stata votata né dal premier Meloni né dai parlamentari Ue dello schieramento di centrodestra: “In sede europea abbiamo stroncato le prime versioni, quando c’erano delle esagerazioni ideologiche, un velleitarismo inapplicabile. In ogni occasione io ho espresso la realtà di un Paese con il 75% degli immobili che hanno più di 70 anni, e oltre l’80% delle famiglie con almeno una proprietà immobiliare. Un Paese quindi – continua il ministro – dove non è facile avviare interventi di questo tipo. Mi sono poi nuovamente espresso contro in occasione del voto finale perchè ho spiegato che l’Unione Europea non pub imporre vincoli senza dare un aiuto, perlomeno per sostenere le famiglie in situazioni di difficoltà“.

Al momento continuano a non essere previsti aiuti da parte della Ue: “Mentre la precedente aveva espresso una chiusura rispetto a questo aspetto, adesso confidiamo nella nuova Commissione. Ma al di là della nuova direttiva, è d’interesse nazionale avere i fabbricati più efficienti, non solo perchè così si salvaguarda l’ambiente, emettendo minori emissioni, ma anche perchè per le famiglie significa spendere meno in bollette dell’Energia“. E’ vero che ci sono due anni per il recepimento della direttiva, ma già una parte di tempo è passata, e non sono interventi che possono essere programmati dall’oggi al domani: “Ho istituito già alcuni mesi fa un gruppo di lavoro, con la rappresentanza dell’Ance e vari stakeholder, per fare un ragionamento complessivo partendo dai dati Enea, che costituiscono la classificazione più aggiornata sugli edifici. Su quella stiamo costruendo il modello di percorso, tenendo conto anche delle indicazioni della direttiva, che prevede l’esclusione dagli obblighi di efficientamento di alcune tipologie di edifici, dagli appartamenti al di sotto dei 50 metri quadrati a quelli classificati come storici“.

In merito al tipo di interventi il ministro osserva: “Anche su questo stiamo lavorando: per raggiungere gli obiettivi indicati dalla direttiva ci sono diverse possibilità, dalle pompe di calore ai doppi vetri al riscaldamento a pavimento, fino al teleriscaldamento. Già con la prossima legge di Bilancio ribaltiamo il meccanismo della detrazione fiscale, che verrà maggiormente finalizzata agli interventi di efficientamento energetico: si tratta di una parte strutturale della riforma fiscale. Non abbiamo ancora definito con che percentuali si intende intervenire: le misure devono essere compatibili con il bilancio dello Stato. L’obiettivo – conclude Pichettoè di contribuire al numero più alto possibile di interventi. Per gli incapienti le detrazioni non funzionano, e quindi bisogna intervenire con le sovvenzioni“.

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