Una recente scoperta scientifica ha messo in luce un meccanismo cruciale all’interno delle cellule che alimenta la crescita dei tumori e la loro diffusione attraverso le metastasi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, è stato condotto in Italia, presso il dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, e potrebbe segnare un passo significativo verso lo sviluppo di nuove terapie.
Speranze per la cura dei tumori
Sotto la guida di Vanessa Checchetto e Ildikò Szabò, i ricercatori hanno analizzato i canali situati nella membrana cellulare, attraverso i quali passano gli ioni di potassio. Tra questi canali, l’attenzione si è focalizzata su Kv1.3, un canale noto per il suo coinvolgimento in diverse patologie, inclusi i tumori. Fino ad ora, non era chiaro se e come Kv1.3 influisse sulla progressione della malattia. La nuova ricerca, tuttavia, dimostra che Kv1.3 gioca un ruolo cruciale nella crescita dei tumori, emergendo come un promettente target per future terapie.
Lo studio ha rivelato che Kv1.3 interagisce con la proteina STAT3, fondamentale per vari processi cellulari come l’immunità, la proliferazione, la morte programmata e la differenziazione. Inoltre, è stato osservato che Kv1.3 influenza il comportamento della proteina p53, che è nota per limitare le mutazioni che possono portare ai tumori.
“Abbiamo scoperto che il canale del potassio Kv1.3 condiziona il comportamento delle cellule tumorali in maniera ben più ampia di quanto si pensasse“, affermano Elena Prosdocimi e Veronica Carpanese, le prime autrici dello studio, appartenenti allo stesso dipartimento dell’Università di Padova. “Il canale Kv1.3 è attore principale di importanti vie di segnalazione che controllano la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.”
Ulteriori analisi su cellule di melanoma private del canale Kv1.3 hanno mostrato che queste cellule presentano un’espressione genica differente, una crescita ridotta, formano tumori di dimensioni quattro volte più piccole e generano meno metastasi polmonari rispetto alle cellule con Kv1.3.
“Abbiamo dimostrato che, abolendo l’espressione di questo canale ionico tramite metodi genetici e modulando la sua rete di interazione proteica, è possibile rallentare significativamente la crescita dei tumori e ridurre la diffusione metastatica di oltre l’80% in topi di laboratorio“, dichiarano le ricercatrici. “I risultati – concludono – aprono la strada alla messa a punto di una possibile terapia basata sull’RNA e sull’applicazione di inibitori specifici del canale Kv1.3.“