Emergenza incendi in Brasile: scuole chiuse per fumo e fuliggine a Brasilia

L'incendio nel parco nazionale di Brasilia ha distrutto almeno tremila ettari dell'area protetta
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Una violenta ondata di incendi attanaglia il Brasile da settimane, mandando in fumo migliaia di ettari e provocando danni e disagi per la popolazione. Un incendio, divampato il 15 settembre nel parco nazionale di Brasilia, ha costretto diverse scuole e università a sospendere le attività a causa del fumo e della fuliggine che hanno avvolto la città. Secondo i dati dell’Istituto Chico Mendes per la conservazione della biodiversità (ICMBio), finora sono stati distrutti almeno tremila ettari dell’area protetta.

Il Presidente dell’Istituto, Mauro Pires, ha dichiarato che l’incendio è di origine dolosa, nonostante si tratti di una zona protetta. “Questo incendio ha causato danni incalcolabili: le persone sono state colpite dalla fuliggine e dal fumo, molti si sono ammalati, e c’è stato un grande impatto finanziario legato alle risorse impiegate per combatterlo”.

La città di Brasilia non vede pioggia da 147 giorni, e secondo la piattaforma IQAir, la qualità dell’aria è classificata come insalubre, con una concentrazione di inquinanti 11 volte superiore ai livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Siccità

Il Brasile sta soffrendo la maggior carenza di piogge dal 1950, anno di inizio della serie storica. Stando al Cemadem (Centro Nazionale di Monitoraggio dei Disastri Naturali), questa siccità sta alimentando incendi e riducendo i livelli fluviali a livelli record, con una situazione destinata a peggiorare entro novembre.

Emergenza incendi in Brasile “frutto di terrorismo climatico”

L’ondata di incendi in Brasile è frutto di azioni di “terrorismo climatico“, secondo il Ministro dell’Ambiente, Marina Silva. “Non esistono incendi causati dai fulmini, i roghi sono dovuti all’azione umana. C’è qualcuno che appicca il fuoco”, ha dichiarato Silva in un’intervista alla televisione di stato. “La siccità si sta verificando in diversi luoghi del mondo e nella regione come in Bolivia, Perù, Paraguay. La differenza è che qui in Brasile esiste un’alleanza criminale, una sorta di terrorismo climatico in cui le persone approfittano dei delle condizioni del clima per peggiorare ulteriormente il problema. Questo è un reato contro l’interesse pubblico, contro la finanza pubblica, è un reato che certamente dovrà avere una pena aggravata“, ha aggiunto.

Il Ministero dell’Economia ha annunciato lo stanziamento di 500 milioni di real (80 milioni di euro) per la lotta contro gli incendi.

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