Negli ultimi anni, il Canada ha affrontato sfide significative nel settore del turismo, a causa degli incendi boschivi che hanno colpito vaste aree del Paese, con immagini diffuse in tutto il mondo. Le estati recenti hanno messo a dura prova l’industria turistica canadese, suscitando timori che i visitatori possano allontanarsi dalla destinazione. Nel 2023, il Paese è stato colpito da una serie di mega incendi, con una quantità record di terreni bruciati. Anche se l’impatto di quest’anno è stato meno grave rispetto al passato, un incendio di grandi dimensioni ha devastato un parco nazionale iconico, costringendo migliaia di turisti e residenti a evacuare.
I disastrosi incendi in Canada
Uno dei luoghi simbolo del Canada, il Parco Nazionale di Jasper, è stato gravemente colpito nel pieno della stagione turistica. Ogni anno, il parco attira circa 2,5 milioni di visitatori, sia locali che internazionali. Tuttavia, molte attività si sono fermate a partire da luglio. “I mesi estivi sono fondamentali per il parco”, spiega Stavros Karlos dell’Alberta Tourism Association. “È una catastrofe”, dichiara, sottolineando come la provincia abbia perso parte del suo appeal. Jasper è considerata un’“icona nazionale”, e l’impatto economico per le imprese locali è stato devastante: tre quarti delle aziende generano oltre il 60% del loro fatturato annuale durante l’estate, con perdite stimate in 4,5 milioni di dollari canadesi (circa 3 milioni di euro) al giorno. Il danno ambientale e turistico potrebbe avere ripercussioni per diversi anni.
Gli esperti concordano sul fatto che, a causa del cambiamento climatico, le stagioni degli incendi diventeranno sempre più lunghe e devastanti. “Quando i media di altri Paesi riportano che il Canada è in fiamme, per noi è una sfida”, ammette Beth Potter, presidente dell’Associazione dell’industria turistica del Canada. Sebbene una singola regione possa essere colpita da eventi estremi, Potter sottolinea che “siamo un Paese molto grande“, 18 volte più grande della Francia, e che non tutte le aree sono coinvolte.
La scorsa estate, operatori turistici nella parte orientale del Canada hanno dovuto affrontare cancellazioni a causa degli incendi che si erano verificati a oltre 3.500 chilometri di distanza, nella British Columbia. Il cambiamento climatico, ha dichiarato il ministro del Turismo Soraya Martinez Ferrada, è “una minaccia esistenziale” per il settore turistico canadese e per l’immagine internazionale del Paese. Uno dei maggiori problemi è rappresentato dal fumo degli incendi, che spesso raggiunge gli Stati Uniti, inquinando l’aria per giorni interi. Poiché gli americani rappresentano circa i due terzi dei visitatori internazionali del Canada, l’impatto potrebbe essere significativo.
L’impatto sul turismo
Destination Canada, l’ente responsabile della promozione turistica del Paese, riconosce la necessità di affrontare “un problema di immagine”. Tuttavia, sta lavorando per implementare le “migliori pratiche”, specialmente in termini di comunicazione, per fornire ai turisti informazioni precise sulle condizioni. L’obiettivo dell’industria è sviluppare un turismo che sia attivo tutto l’anno, piuttosto che solo durante la stagione estiva, come afferma Sébastien Dubois, direttore esecutivo dell’organizzazione.
Nonostante queste difficoltà, il settore turistico canadese non ha ancora risentito pesantemente a livello nazionale degli incendi. Anzi, le previsioni per il 2024 sono ottimistiche: le entrate turistiche internazionali dalla fine di luglio hanno superato quelle del 2019 nello stesso periodo, che era stato considerato un anno record. Tuttavia, secondo Stavros Karlos, l’incendio di Jasper dovrebbe fungere da “campanello d’allarme” per le autorità e l’industria del turismo. Karlos spera che il Canada possa implementare un programma di mitigazione del rischio per contrastare futuri incendi boschivi e proteggere il settore turistico del Paese.