Incendi devastanti in Portogallo: emissioni record di carbonio e impatti sulla qualità dell’aria in Europa

Gli incendi non solo distruggono foreste e habitat naturali, ma compromettono gravemente la qualità dell’aria
MeteoWeb

Il Portogallo, noto per le sue bellezze naturali e i paesaggi incontaminati, si trova a fronteggiare un’emergenza senza precedenti: una serie di incendi nel nord del Paese ha causato livelli record di emissioni di carbonio, segnando un triste primato nella storia recente. Secondo i dati del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), gli incendi che hanno devastato il territorio portoghese dal 14 settembre 2024 hanno rilasciato la più alta quantità di emissioni mai registrata nel mese di settembre, superando di gran lunga tutti i precedenti rilevamenti dei 22 anni del Global Fire Assimilation System (GFAS) di CAMS.

Una situazione senza precedenti

Le stime di CAMS parlano chiaro: il livello di emissioni di carbonio fino al 18 settembre 2024 ha raggiunto 1,9 megatonnellate. Questo valore non solo rappresenta un record per il mese di settembre, ma supera notevolmente il precedente massimo, che risale al 2003, quando si registrarono circa 1 megatonnellata di emissioni. Le cifre fornite da CAMS non lasciano dubbi sull’entità di questa emergenza ambientale, e sottolineano l’urgenza di affrontare il fenomeno degli incendi in modo più incisivo e strategico.

Il trasporto del fumo e gli effetti sull’Europa

Le emissioni di carbonio rappresentano solo una parte del problema. Gli incendi hanno prodotto anche grandi quantità di inquinanti pericolosi come PM10 e PM2.5, noti per i loro effetti devastanti sulla salute umana. Le previsioni di qualità dell’aria elaborate da CAMS indicano che il fumo generato da questi incendi si è già spostato verso l’Atlantico, ma si prevede che nelle prossime giornate ricircoli attraverso il nord della Penisola Iberica, attraversando il Golfo di Biscaglia e dirigendosi verso la Francia occidentale.

Inoltre, il CAMS avverte che le piogge previste per la fine della settimana potrebbero essere decisive per ridurre il numero di incendi, o persino estinguerli del tutto. Tuttavia, fino ad allora, l’impatto sulla qualità dell’aria in tutta la regione rimarrà significativo, con un peggioramento delle condizioni di vita per i residenti delle aree colpite.

La qualità dell’aria sotto assedio

Gli incendi non solo distruggono foreste e habitat naturali, ma compromettono gravemente la qualità dell’aria. Le previsioni per il nord del Portogallo nei prossimi giorni sono preoccupanti: le concentrazioni di particolato fine PM2.5, una delle sostanze più dannose per la salute umana, rimarranno elevate almeno fino al 25 settembre. Le particelle PM2.5, con un diametro di 2,5 micron o inferiore, sono abbastanza piccole da penetrare profondamente nel sistema respiratorio umano, arrivando fino ai polmoni e, in alcuni casi, entrando persino nel flusso sanguigno.

Questa sostanza ha conseguenze particolarmente serie per persone con malattie respiratorie preesistenti, come l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha più volte ribadito i pericoli associati all’esposizione prolungata a queste particelle, che possono causare danni irreversibili al sistema respiratorio e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Conseguenze atmosferiche: cieli foschi e salute a rischio

Oltre agli impatti diretti sulla qualità dell’aria e sulla salute, gli incendi in Portogallo stanno anche causando alterazioni visibili nell’atmosfera. I residenti nelle aree colpite, nonché in altre parti del nord della Penisola Iberica e della Francia occidentale, possono aspettarsi cieli foschi nei prossimi giorni, con una visibilità ridotta a causa delle particelle sospese nell’aria.

Questo fenomeno potrebbe essere amplificato dalle condizioni meteorologiche previste, che potrebbero contribuire alla diffusione e al ristagno degli inquinanti atmosferici in alcune regioni. Gli esperti di CAMS avvertono che la situazione potrebbe rimanere critica fino a quando le piogge non interverranno a migliorare le condizioni.

La voce degli esperti: la sfida di monitorare e gestire le emergenze ambientali

Di fronte a questa emergenza senza precedenti, i dati forniti dai sistemi di monitoraggio sono fondamentali per valutare e affrontare la crisi. Mark Parrington, scienziato senior presso il Copernicus Atmosphere Monitoring Service, ha sottolineato l’importanza di questi dati per comprendere la portata e l’impatto degli incendi. “I nostri dati mostrano un chiaro aumento delle emissioni da incendi e degli impatti del fumo sulla composizione atmosferica e sulla qualità dell’aria, riflettendo l’alta intensità che si è sviluppata rapidamente con questi devastanti incendi nel nord del Portogallo. I dati del Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus, insieme a quelli del Servizio di Gestione delle Emergenze di Copernicus, aiutano i paesi colpiti a valutare l’impatto a terra e nell’aria in queste circostanze molto difficili,” ha affermato Parrington.

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