La genetica svela i segreti dei colori delle ali delle farfalle

Utilizzando la tecnologia Crispr, i ricercatori hanno rimosso il gene che produceva questa molecola di RNA e hanno osservato che le farfalle non sviluppavano più squame nere
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Una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) ha rivelato nuovi dettagli sulla straordinaria varietà di colori e motivi che adornano le ali delle farfalle. Questo studio, frutto di una collaborazione internazionale che ha coinvolto università di Stati Uniti, Regno Unito, Puerto Rico e Italia, ha identificato un meccanismo genetico inaspettato che regola la colorazione delle ali, con implicazioni fondamentali per la comprensione del processo evolutivo.

Il contributo italiano allo studio proviene dall’Università di Parma, rappresentata dal professor Riccardo Papa, docente di Genetica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. Lo studio è stato selezionato anche come copertina della rivista Pnas per il mese di settembre.

La scoperta sugli lncRna

La ricerca si è concentrata sugli RNA lunghi non codificanti (lncRna), una categoria emergente di modulatori genetici, che fino ad oggi non erano stati considerati come fattori chiave nella diversità fenotipica. Gli lncRna non codificano per proteine, ma la loro funzione regolatrice è ora oggetto di grande interesse. Il lavoro pubblicato su Pnas ha dimostrato che un particolare lncRna gioca un ruolo cruciale nel determinare le transizioni di colore durante lo sviluppo delle ali delle farfalle.

In precedenza, si sapeva che determinati geni, come i fattori di trascrizione e i regolatori del ciclo cellulare, erano fondamentali per stabilire quando e dove una determinata cellula dovesse generare pigmenti specifici. Tuttavia, lo studio ha dimostrato che un lncRna regola direttamente la distribuzione dei pigmenti scuri sulle ali delle farfalle. Utilizzando la tecnologia Crispr, i ricercatori hanno rimosso il gene che produceva questa molecola di RNA e hanno osservato che le farfalle non sviluppavano più squame nere. Questo ha fornito una prova concreta del legame tra l’attività del lncRna e la formazione dei pigmenti scuri.

Un passo avanti nello studio evolutivo

Questa scoperta rappresenta il primo caso documentato in cui una molecola di RNA non codificante è stata dimostrata come regolatore genetico diretto nella colorazione delle ali delle farfalle. Sebbene negli ultimi anni si fosse ipotizzata la funzione regolatrice degli lncRna, mancavano ancora prove sperimentali definitive. Lo studio pubblicato dimostra, attraverso tecniche di genomica e di editing genetico, che un lncRna controlla lo sviluppo morfologico dei colori delle farfalle, confermando l’importanza di questi RNA nel processo evolutivo.

L’impatto di questa scoperta va oltre il semplice studio della colorazione delle farfalle. Gli lncRna emergono infatti come “attori genetici chiave” nello sviluppo e nell’evoluzione dei caratteri morfologici, aprendo nuove prospettive su come comprendere i meccanismi genetici alla base della diversità delle specie in natura.

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