Un modello innovativo di ricostruzione e rinascita delle comunità dell’Appennino centrale colpite dai terremoti del 2016-2017, fondato su sviluppo sostenibile, valorizzazione delle risorse agro-silvo-pastorali e una coesistenza armoniosa tra uomo e natura. Questo è il cuore del “Laboratorio Appennino“, un progetto applicato nell’area di otto mila chilometri quadrati che abbraccia Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con l’obiettivo di fermare il fenomeno dello spopolamento che da decenni affligge queste aree interne.
“Laboratorio Appennino”
Il modello, già presentato in occasione della Cop 28 a Dubai e del Planet Week di Torino, è stato illustrato anche al G7 Agricoltura di Siracusa, presieduto dal ministro Francesco Lollobrigida. L’evento, dedicato specificamente alla ricostruzione post-sisma, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui il commissario per il sisma del 2016 Guido Castelli, il presidente della Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato Luca De Carlo, e l’assessore allo sviluppo economico della Regione Marche Andrea Maria Antonini.
Guido Castelli, commissario incaricato della ricostruzione delle aree colpite, ha illustrato la sua funzione chiave nell’attuare questo modello di sviluppo, in cui il settore agricolo assume un ruolo fondamentale. A tal fine, il Masaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e la Struttura commissariale sisma 2016 hanno firmato, lo scorso agosto, un Protocollo d’intesa con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità agro-silvo-pastorali del territorio.
Il ministro Lollobrigida, in un messaggio di saluto, ha sottolineato che “il protocollo Masaf – Struttura commissariale sisma 2016 nasce dalla volontà di mettere a sistema le rispettive competenze nell’ottica di promuovere il rilancio del comparto agricolo e forestale nelle aree dell’Italia centrale devastate dai terremoti“.
Castelli ha poi ringraziato il ministro e il Governo per l’opportunità di partecipare al G7 Agricoltura, evidenziando: “Ringrazio il ministro Lollobrigida e il Governo per l’opportunità di essere presenti qui a Siracusa e di presentare un modello virtuoso di adattamento uomo-natura ai cambiamenti climatici che può essere replicabile anche per altri territori nel Mediterraneo e in Europa“.