Lanciata la missione Polaris Dawn, un’odissea spaziale verso l’ignoto | FOTO

Polaris Dawn segna l’inizio di un’odissea che ci porterà sempre più lontano, verso l’ignoto
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Oggi, 10 settembre 2024, il cielo si fa testimone di un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale, con il lancio della missione Polaris Dawn, orchestrata da SpaceX. L’azienda di Elon Musk, sinonimo di innovazione e audacia, ha dato vita a un’impresa che si propone di spingere i confini del volo umano nello Spazio più lontano di quanto si sia osato fare dalla fine dell’era Apollo. Il lancio, avvenuto dal Kennedy Space Center della NASA, segna un momento storico per l’esplorazione privata, che si prepara a raggiungere nuove vette.

Un lancio che fa la storia

Il decollo è avvenuto alle 11:24 ora italiana, nonostante le previsioni meteo sfavorevoli, che tra l’altro hanno determinato un ritardo di circa 2 ore sulla previsione iniziale. Il 1° stadio del Falcon 9 è rientrato ed atterrato alle 11:34, mentre la separazione tra la capsula e il 2° stadio è avvenuta circa 2 minuti dopo.

polaris dawn separazione 2 stadio

Lo storico complesso di lancio 39A, lo stesso da cui partirono le missioni Apollo verso la Luna, è stato il trampolino di lancio per questo volo verso l’ignoto. Un elemento simbolico, che sottolinea la continuità tra il passato glorioso dell’esplorazione lunare e il futuro ambizioso rappresentato da Polaris Dawn.

Obiettivi ambiziosi e solidarietà

A capo della missione c’è Jared Isaacman, filantropo miliardario e comandante della missione. Polaris Dawn è la prima di 3 missioni del Programma Polaris, creato con l’intento di esplorare nuovi confini del volo spaziale privato e raccogliere fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital. Questo approccio filantropico è già stato dimostrato nel 2021, quando Isaacman ha guidato la missione Inspiration4, il primo volo spaziale interamente civile che ha raccolto 250 milioni di dollari per la lotta contro il cancro pediatrico.

Insieme a Isaacman, a bordo della Crew Dragon di SpaceX viaggiano anche Scott “Kidd” Poteet, ex ufficiale dell’aeronautica militare statunitense, e due ingegneri di SpaceX, Sarah Gillis e Anna Menon. Quest’ultime, oltre a essere specialiste della missione, saranno le prime dipendenti dell’azienda a volare nello Spazio, scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’esplorazione spaziale femminile.

Un volo oltre i confini conosciuti

Il viaggio prevede un’orbita ellittica con un apogeo iniziale di 1.200 km, ben oltre la quota della maggior parte delle missioni spaziali moderne. Successivamente, la capsula raggiungerà i 1.400 km, portando l’equipaggio attraverso le fasce di radiazioni terrestri, un ambiente ancora poco esplorato. Questo passaggio sarà fondamentale per condurre esperimenti scientifici sul comportamento delle radiazioni nello Spazio profondo, contribuendo a raccogliere dati preziosi per future missioni.

La prima passeggiata spaziale privata

Il momento più atteso della missione sarà la prima passeggiata spaziale commerciale nella storia. Il 3° giorno, Isaacman e Gillis usciranno dalla capsula Dragon utilizzando nuove tute spaziali progettate da SpaceX. Queste tute, frutto di avanzamenti tecnologici rispetto alle versioni precedenti, sono equipaggiate per affrontare le sfide estreme dello Spazio. Durante la passeggiata, che durerà circa 2 ore, verrà testata la mobilità delle tute e sarà utilizzato un sistema di supporto chiamato “Skywalker” per garantire la stabilità degli astronauti.

Il 4° giorno, l’equipaggio trasmetterà un messaggio utilizzando la rete di satelliti Starlink, in un’altra dimostrazione della capacità tecnologica di SpaceX.

Polaris Dawn e il futuro dell’esplorazione privata

La missione Polaris Dawn non è solo una tappa fondamentale per SpaceX, ma rappresenta un segnale chiaro per il futuro dell’esplorazione spaziale privata. Jared Isaacman e il suo team stanno dimostrando come le imprese private stiano assumendo un ruolo sempre più centrale nel tracciare nuove rotte oltre i confini della Terra, aprendo la strada a un’era in cui il volo spaziale non sarà più esclusiva delle agenzie governative.

SpaceX, con questa missione, riafferma la sua leadership in una nuova era di viaggi spaziali, dove scienza e tecnologia si fondono per affrontare le sfide del futuro e aprire le porte a nuove possibilità per l’umanità. Polaris Dawn segna così l’inizio di un’odissea che ci porterà sempre più lontano, verso l’ignoto.

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