Le vere ‘Scie Chimiche’: perché l’altitudine rende inefficace ogni complotto

L’idea che aerei che volano a 10.000 metri di altitudine possano rilasciare sostanze chimiche con effetti sulla popolazione o sul clima appare altamente improbabile
MeteoWeb

Si parla da decenni delle cosiddette ‘scie chimiche’, senza però trovare mai una prova scientifica che ne dimostri davvero l’esistenza. Qualcosa di interessante abbiamo trovato, qualcosa che si avvicina molto alle ‘scie chimiche’ e che forse potrà soddisfare la sete dei complottisti. Da decenni, l’utilizzo di agenti chimici, pesticidi e defolianti è una pratica diffusa in agricoltura. Questi prodotti chimici vengono impiegati per eliminare insetti dannosi o vegetazione indesiderata che potrebbe compromettere le colture. Spesso, per trattare ampie superfici, vengono utilizzati piccoli o medi aerei dotati di sistemi di irrorazione, che volano a bassa quota, generalmente attorno ai 30 metri o meno.

Questo tipo di volo è necessario perché, ad altezze maggiori, la dispersione del prodotto chimico si diluisce, riducendo drasticamente la sua efficacia. Purtroppo, nella storia, tali agenti chimici sono stati utilizzati anche per scopi militari. Un caso emblematico è quello della guerra del Vietnam, dove il famoso “Agente Arancio” venne impiegato per distruggere la fitta vegetazione, utilizzata dai guerriglieri vietcong per nascondere i loro movimenti. Anche in queste operazioni, gli aerei volavano a quote molto basse per garantire l’efficacia del defoliante.

Questi utilizzi rappresentano ciò che si può definire come l’uso reale e documentato di defolianti e agenti chimici. Al contrario, l’idea che aerei che volano a 10.000 metri di altitudine possano rilasciare sostanze chimiche con effetti sulla popolazione o sul clima appare altamente improbabile. A tali altitudini, la dispersione è influenzata da vari fattori, tra cui venti ad alta quota, congelamento e altri fenomeni atmosferici, che rendono impossibile un’efficace irrorazione a livello del suolo.

Tuttavia, esiste una teoria del complotto secondo la quale le cosiddette “chemtrails” sarebbero scie chimiche deliberate, rilasciate da aerei per influenzare il clima o inoculare sostanze nella popolazione. I sostenitori di questa teoria ritengono che queste scie non siano un sottoprodotto dei motori degli aerei, ma il frutto di un’azione intenzionale messa in atto da governi o enti sovranazionali, con la complicità di compagnie aeree, industrie farmaceutiche e petrolifere, e addirittura aziende di software e intelligenza artificiale.

Secondo questi complottisti, decine di migliaia di dipendenti di diverse organizzazioni in tutto il mondo sarebbero coinvolti in questa operazione segreta. Questi individui sostengono di poter distinguere le chemtrails dalle normali scie di condensazione, identificando specifici giorni e aree in cui le presunte irrorazioni avverrebbero, basandosi anche su dati meteorologici reali. Alcuni, addirittura, hanno creato “previsioni di chemtrails” simili a quelle meteorologiche.

Inoltre, chi vive vicino a stazioni di navigazione aerea, dotate di grandi antenne, spesso percepisce un traffico aereo elevato sopra le proprie teste e lo interpreta come un segno di irrorazioni chimiche. In realtà, il maggior numero di aerei osservato in quelle zone è dovuto semplicemente alle variazioni di rotta effettuate attorno a queste stazioni.

Alcuni testimoni affermano di percepire effetti immediati sulla salute dopo aver visto una chemtrail, ignorando che le scie di condensazione vengono rapidamente disperse dai venti ad alta quota, che possono superare i 150 km/h. La convinzione di queste persone è alimentata da fotografie manipolate, racconti di presunti esperti e immagini di normali apparecchiature aeronautiche presentate come “distributori di chemtrails”.

In sintesi, mantenere una cospirazione di tali proporzioni, che coinvolgerebbe governi, compagnie aeree e migliaia di persone, è pressoché impossibile. Tuttavia, chi crede in queste teorie spesso cerca conferme solo a ciò che vuole credere, ignorando prove contrarie e dati scientifici. Il fenomeno delle chemtrails, più che una realtà concreta, appare dunque come un costrutto alimentato dalla disinformazione e dalla suggestione.

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