Maltempo, chicco di grandine record in Brasile: diametro impressionante

Maltempo, in Brasile battuto il record del chicco di grandine più grande mai caduto al suolo. Ma non è il più grande del mondo
MeteoWeb

Il comune di Bagé, nel Rio Grande do Sul, in Brasile, ha registrato il chicco di grandine più grande mai trovato nel Paese, con un diametro di ben 14,6 centimetri. Secondo la società Climatempo, che offre servizi di meteorologia in Brasile, il record precedente apparteneva a chicco di grandine di 13 centimetri, caduto nella cittadina di Barra do Ribeiro, sempre nel Rio Grande do Sul, nell’aprile del 2023. Climatempo ha spiegato che il chicco di grandine record “si è formato all’interno di cumulonembi, dove le correnti d’aria sono così intense da trasportare le gocce d’acqua in regioni molto fredde dell’atmosfera, facendole congelare. I chicchi accumulano strati di ghiaccio fino a diventare troppo pesanti da sostenere. La loro dimensione dipende dalla forza di queste correnti d’aria“.

La grandine è un tipo di precipitazione solida costituita da palline o pezzi irregolari di ghiaccio che si formano all’interno delle nubi temporalesche. Dal punto di vista meteorologico, la formazione della grandine è associata a nubi di tipo cumulonembo, caratterizzate da una forte instabilità atmosferica, intensi moti convettivi e la presenza di correnti ascensionali e discensionali particolarmente potenti.

Formazione della grandine

  1. Nucleazione: Il processo inizia con la presenza di gocce d’acqua sovraraffreddate (gocce d’acqua che rimangono liquide anche a temperature sotto lo zero) all’interno del cumulonembo. A queste gocce si aggregano minuscoli nuclei di congelamento, come particelle di polvere o cristalli di ghiaccio, dando vita al primo stadio del chicco di grandine.
  2. Crescita attraverso i moti convettivi: Grazie alle forti correnti ascensionali tipiche dei temporali, i chicchi di grandine vengono sollevati all’interno della nube, attraversando diverse zone a temperature più basse. Durante questo movimento, le gocce d’acqua sovraraffreddate si aggregano attorno al nucleo di ghiaccio, congelando e aumentando le dimensioni del chicco.
  3. Stratificazione: Ogni volta che il chicco attraversa una zona con umidità e temperatura diverse, si forma uno strato di ghiaccio attorno ad esso, simile agli anelli degli alberi. Questo processo può ripetersi più volte, creando chicchi di grandine multistrato. I chicchi possono continuare a crescere finché la forza delle correnti ascensionali è sufficiente a mantenerli sospesi.
  4. Caduta: Quando il chicco diventa troppo pesante per essere sostenuto dalle correnti ascensionali, cade verso il suolo come grandine. La velocità di caduta varia in funzione delle dimensioni del chicco, della resistenza dell’aria e della forza delle correnti ascensionali.

Caratteristiche e dimensioni della grandine

  • I chicchi di grandine variano in dimensioni, da pochi millimetri a diversi centimetri. Solitamente, la grandine viene classificata in base al diametro dei chicchi, con dimensioni tipiche che vanno da 0,5 cm a oltre 10 cm nei casi più estremi.
  • La velocità di caduta può superare i 100 km/h per i chicchi più grandi, rendendo la grandine potenzialmente dannosa per coltivazioni, veicoli e strutture.

Record storici della grandine

  • Chicco di grandine più grande al mondo: Il record mondiale per il chicco di grandine più grande mai registrato è di 20,3 cm di diametro e 47,6 cm di circonferenza. Questo chicco è caduto a Vivian, South Dakota (USA), il 23 luglio 2010.
  • Grandinata più dannosa: Uno degli eventi più devastanti si è verificato a München, in Germania, nel 1984, causando danni stimati per oltre 2 miliardi di dollari (valore attualizzato). Questa tempesta ha prodotto chicchi di grandine fino a 9 cm di diametro.
  • Grandinata più letale: In termini di impatto umano, uno degli episodi più letali si è verificato il 30 aprile 1888 a Moradabad, in India, uccidendo circa 246 persone a causa di chicchi di grandine di dimensioni simili a quelle di un’arancia.

In sintesi, la grandine è il risultato di complessi processi meteorologici che coinvolgono la dinamica delle nubi temporalesche e le interazioni tra le correnti ascensionali e la condensazione del vapore acqueo, dando origine a una delle forme di precipitazione più affascinanti e distruttive della natura.

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