Il cuore d’Europa è in ginocchio per il maltempo che, ampiamente annunciato nei giorni scorsi, è stato innescato dall’eccezionale irruzione di freddo polare marittimo arrivata in anticipo, fuori stagione, nei giorni scorsi. Ne è scaturito un enorme ciclone che da ieri flagella il cuore del Vecchio Continente provocando piogge torrenziali e freddo anomalo tra Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Ungheria e Romania. Le condizioni meteo stanno rispecchiando fedelmente le previsioni della vigilia, ampiamente fornite da tutti i centri di ricerca, ma raccontare questa catastrofe in diretta è davvero qualcosa di doloroso.
Negli ultimi aggiornamenti satellitari odierni si può notare chiaramente il ciclone tra i Balcani e l’Europa centrale, con una prima immagine dallo Spazio che mostra le Alpi centro-orientale innevate in modo eccezionalmente precoce in questa stagione:
Ma le conseguenze di questa situazione sono drammatiche. Ci sono già stati cinque morti in Romania e un morto in Polonia, mentre si contano tre dispersi in Repubblica Ceca e il bilancio è ancora molto parziale. E’ davvero inspiegabile quanto i media italiani stiano ignorando una simile emergenza che si verifica proprio al confine con l’Italia.
Tra le zone più colpite, infatti, c’è l’Austria, non solo nel viennese ma anche nel Tirolo e nel Saliburghese, che si trovano proprio al confine con il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia,. Proprio in Austria, vediamo stravolti i record di freddo, neve e pioggia della storia.
Stravolto record di freddo in Austria: temperature mai così basse a settembre neanche durante la piccola era glaciale!
Nella giornata di ieri, sabato 14 settembre, è stato battuto un record storico di freddo di proporzioni epocali nel cuore delle Alpi. Ai 962 metri di altitudine di Hochfilzen, nel Tirolo, la temperatura massima è stata di appena +0,8°C: si tratta della temperatura massima più bassa mai registrata in Austria sotto i 1.000 metri di altitudine nel mese di settembre. Non è un record di qualche anno o decennio, ma assoluto: mai nella storia era accaduto da quando esistono i rilevamenti meteorologici, e cioè da svariati secoli, tra l’altro proprio in Austria dove c’è una grandissima tradizione di rilevamenti meteo ufficiali già dalla fine del ‘700 e poi in modo ultra diffuso nell’800. Significa che a settembre non aveva fatto mai così freddo a settembre neanche durante la piccola era glaciale!
Il record precedente era stato registrato a Karlstift, nella Bassa Austria, a 946 metri di altitudine, nel lontanissimo settembre 1977 (quindi parliamo di 57 anni fa!) ed era molto più alto: addirittura di +2,4°C. Il record, quindi, è stato stravolto. E non è successo nella parte finale del mese, quando siamo più vicini all’autunno e all’inverno, ma nella prima metà di settembre, quando ancora siamo alla fine dell’estate e non è iniziata neanche la transumanza. Davvero clamoroso.
Il record di neve a Obertauern
A Obertauern negli ultimi due giorni sono caduti oltre due metri di neve. Anche questo è un record senza precedenti nella storia del mese di settembre. Obertauern è una rinomata località sciistica situata nelle Alpi austriache, precisamente nel distretto di Sankt Johann im Pongau, nella regione di Salisburgo, non lontano dal confine con l’Italia. Conosciuta come una delle principali stazioni sciistiche alpine, Obertauern si trova a un’altitudine che varia tra i 1.630 e i 2.526 metri, rendendola una delle località sciistiche più alte dell’Austria.
Il comprensorio di Obertauern offre oltre 100 chilometri di piste ben preparate adatte a sciatori e snowboarder di tutti i livelli, oltre a una vivace vita notturna e numerose attività invernali come lo sci di fondo, le escursioni con le racchette da neve e le gite in slitta trainata da cavalli. Grazie alla sua posizione strategica e alla bellezza naturale circostante, Obertauern è una destinazione popolare sia per gli sportivi che per le famiglie in cerca di una vacanza sulla neve indimenticabile.
Il clamoroso crollo termico degli ultimi giorni: oltre 20°C di differenza da domenica a sabato in Austria
Le temperature sono crollate in modo clamoroso negli ultimi giorni in Austria, e in tutto il comprensorio mittel-europeo. Davvero notevole la differenza tra le temperature massime di domenica 8 settembre e quelle di ieri, sabato 14 settembre. A distanza di soli sei giorni, in Austria la colonnina di mercurio diurna è crollata a valle e in pianura da valori di +30°C, ancora tipicamente estivi, a valori di +10°C, quasi invernali.
Le piogge record: accumuli pluviometrici mai visti nella storia
Un altro record, forse il più importante e clamoroso, riguarda le piogge. Negli ultimi tre giorni sono caduti 439mm di pioggia a Šerák (Repubblica Ceca) e 310mm a Sankt Pölten (Austria), tra le località più colpite. Centinaia di stazioni meteo, su un’area molto vasta, hanno superato i 200mm di pioggia in una zona geografica dove solitamente non piove mai tanto.
In Austria, infatti, i record storici sono stati letteralmente stravolti in alcuni casi di oltre il doppio degli accumuli rispetto ai record precedenti. A Buchbergwarte addirittura del triplo! Mai nella storia dell’Austria aveva piovuto così tanto.
E pioverà ancora a lungo nei prossimi giorni, almeno fino a martedì 17 settembre. La situazione è già critica e peggiorerà ulteriormente nelle prossime ore, anche perchè le temperature aumenteranno di qualche grado, seppur mantenendosi inferiori alle medie, e questo particolare provocherà un innalzamento dello zero termico, e quindi della quota neve. Il ritorno della pioggia in zone di collina e bassa montagna dove ha nevicato copiosamente fino ad oggi, aumenterà ulteriormente la quantità di acqua che si riverserà a valle. E’ altissimo il rischio di catastrofiche inondazioni in settimana.
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