Situazione sempre più grave nel cuore d’Europa a causa del maltempo provocato dal ciclone innescato dall’irruzione polare marittima dello scorso weekend. Il bilancio delle alluvioni in Europa centrale sale a 15 morti. Le vittime sono al momento così suddivise: 6 morti in Romania, 5 in Polonia, 3 in Austria e 1 in Repubblica Ceca. Ma la situazione è critica anche in altri Paesi. Il premier ungherese, Viktor Orban: “A causa delle condizioni meteorologiche estreme e delle inondazioni in corso in Ungheria, ho rinviato tutti i miei impegni internazionali“.
Il ministro dell’Interno ungherese, Sandor Pinter, ha annunciato il dispiegamento di 12.000 soldati per aiutare la popolazione colpita dalle inondazioni. Le autorità ungheresi sono concentrate sul mantenere il livello del Danubio all’interno delle sponde. Circa un milione di sacchi di sabbia saranno dispiegati per proteggere varie parti di Budapest.
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha convocato una riunione di governo d’emergenza per prendere in considerazione misure speciali per accelerare il sostegno finanziario e di altro tipo alle vittime delle inondazioni. Situazione “drammatica” a Klodzko, nella regione sud-occidentale della Bassa Slesia, secondo le autorità polacche. La città da 25.000 abitanti è allagata a causa dell’esondazione del fiume Nysa Kłodzka. Alluvioni segnalate anche nelle città di Glucholazy e Jelenia Gora a causa dell’esondazione dei fiumi Biala e Bobr.
In Romania, il primo ministro Marcel Ciolacu ha annunciato una riunione straordinaria del governo per decidere le misure da adottare a fronte di danni che non sono ancora del tutto quantificabili. “Ogni famiglia colpita dal disastro – ha dichiarato Ciolacu ripreso dalla Mediafax – riceverà un aiuto d’urgenza da parte del governo di al massimo 10000 Lei (circa 2000 euro). Chi ha perduto uno o più familiari, riceverà un ulteriore risarcimento di 10000 Lei”. Nelle province di Galati e Vaslui, dove molti villaggi sono senza corrente elettrica, è stato dichiarato lo stato di emergenza. “Speriamo di non dover intervenire e di superare questo brutto momento senza ulteriori problemi. La priorità in questo momento è quella di effettuare con urgenza lavori di riparazione sia alle case colpite che alle strade”, ha osservato il premier. “Rispetto al 2013, la quantità di acqua è stata quasi tre volte maggiore. È stato difficile gestire quel tipo di furia della natura“, ha detto ai giornalisti Ciolacu.
In Austria sono state dispiegate le Forze armate nelle aree maggiormente colpite dalle inondazioni. 2.500 soldati sono pronti a dispiegare sacchi di sabbia, ad evacuare le persone e ad effettuare le operazioni di pulizia nelle aree maggiormente colpite dell’Austria.
Sempre in Austria, nella notte la stazione idrometrica di Korneuburg poco a monte di Vienna lungo il corso del Danubio ha registrato una portata di 10.300 m3/s posizionandosi al terzo posto tra le portate più alte mai registrate da inizio rilevazioni. Per quantificare questa misura, statisticamente in questa stazione una portata di 1.0400 m3/s ha tempo di ritorno 100 anni.
Impressionante la mappa con il riepilogo delle precipitazioni in Europa negli ultimi giorni:
Sempre in Austria, le precipitazioni degli ultimi quattro giorni sono letteralmente spaventose. Di seguito la mappa con i dati pluviometrici di alcune stazioni meteorologiche che hanno superato i precedenti record. Le stazioni di St.Pölten e Tulln hanno registrato un valore doppio rispetto al precedente record su questo intervallo temporale, la stazione di Buchbergwarte ha addirittura più che triplicato il record precedente.
Addirittura a St. Pölten in soli 4 giorni sono state misurate più precipitazioni che nel precedente autunno più piovoso (settembre, ottobre, novembre) di sempre, nel 1950!
Impressionanti gli accumuli nevosi sulle Alpi, con picchi di oltre due metri di neve in Austria appena oltre il confine con l’Italia, su una porzione montuosa davvero vastissima:
A proposito della neve, sono davvero impressionanti le immagini da Sonnkogel, una località sciistica a monte di Zell am See letteralmente sommersa dalla neve: la webcam mostra questa mattina quasi 200cm di neve a 1835 metri di altitudine:
Questa situazione estrema in Europa è innescata proprio dall’aria fredda proveniente dal Circolo Polare Artico, che si è scontrata con l’umidità richiamata dalle acque insolitamente calde del Mediterraneo e del Mar Nero, dando vita ad un enorme Ciclone tra i Balcani e l’Europa centrale. Questo Ciclone è rimasto bloccato in uno scenario meteorologico “di blocco“, appunto, il che significa che è intrappolato tra l’alta pressione a ovest e a est.
Il maltempo continuerà nelle prossime ore e la situazione si aggraverà ulteriormente. Anche in Italia si intensificherà il maltempo proprio per l’arrivo dello stesso Ciclone, in moto retrogrado, dai Balcani:
Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:
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