Il Meteotron: quando un flop diventa un mito per i complottisti del clima

Il Meteotron era un dispositivo sviluppato negli anni '60 dall'Institut für Meteorologie und Klimatologie dell'Università di Berlino Ovest, nell'ambito del progetto tedesco di ricerca sul controllo del clima
MeteoWeb

Molti complottisti sostengono che tecnologie come il Meteotron siano la prova che i governi e le élite possiedano da decenni il potere di manipolare il clima. Questo viene collegato a eventi climatici estremi come uragani, siccità o inondazioni, ritenuti strumenti di controllo sociale o economico. Il concetto stesso di controllo del clima è affascinante e, combinato con la scarsità di informazioni pubbliche su progetti come il Meteotron, si presta facilmente alla disinformazione e a speculazioni. Questo è ulteriormente alimentato dal timore che ci siano attività nascoste da parte di governi e agenzie.

Ma cos’era il Meteotron?

Il Meteotron era un dispositivo sviluppato negli anni ’60 dall’Institut für Meteorologie und Klimatologie (Istituto di Meteorologia e Climatologia) dell’Università di Berlino Ovest, nell’ambito del progetto tedesco di ricerca sul controllo del clima. L’idea era sperimentare tecniche per influenzare localmente il tempo atmosferico, in particolare provocare precipitazioni attraverso la semina di nuvole con ioduro d’argento e altre sostanze chimiche. Il dispositivo era un grande generatore di suoni e onde d’urto, utilizzato per innescare piogge artificiali in regioni specifiche. Il Meteotron non ha avuto grande successo in termini di risultati scientifici e operativi, e il progetto fu abbandonato dopo un certo tempo. Nonostante il dispositivo sia stato progettato per scopi di ricerca limitati e locali, la sua esistenza e il concetto di manipolazione climatica hanno generato molte teorie complottistiche.

Inoltre, l’affermazione secondo cui fenomeni meteorologici come le “celle autorigeneranti“, le formazioni temporalesche V-Shaped, i boati e i fulmini a ciel sereno sarebbero il risultato di una presunta evoluzione del Meteotron è priva di fondamento scientifico. Vediamo perché:

Celle autorigeneranti

Le celle temporalesche “autorigeneranti” non sono eventi “impossibili per le leggi della fisica”, come sostenuto dai complottisti. Questi fenomeni sono ben noti e studiati nella meteorologia. Le celle temporalesche autorigeneranti si verificano quando condizioni atmosferiche favorevoli, come l’abbondanza di umidità, l’instabilità dell’aria e i venti in quota, permettono la formazione continua di nuove celle temporalesche all’interno di un sistema temporalesco più ampio. È un processo naturale e spiegabile con la dinamica dell’atmosfera.

Formazioni V-Shaped

Le tempeste a forma di “V” sono strutture ben documentate in meteorologia. Esse si verificano in sistemi temporaleschi particolarmente intensi e sono caratterizzate da una forte convezione, associata a correnti ascensionali molto potenti. Non c’è nulla di innaturale o sospetto in queste formazioni; sono ben comprese nei modelli meteorologici moderni.

Boati e fulmini a ciel sereno

I boati che vengono percepiti durante temporali lontani sono generalmente associati a fenomeni noti come i “fulmini a ciel sereno” o, in termini scientifici, “fulmini positivi”. Questi fulmini possono viaggiare per decine di chilometri dal centro di una tempesta, colpendo aree che sembrano lontane dal temporale stesso. Questo è un fenomeno raro, ma noto e spiegato dalla fisica dei fulmini.

Meteotron e la manipolazione climatica

Il Meteotron era uno strumento sperimentale per studiare l’influenza locale sul tempo atmosferico, con lo scopo limitato di innescare precipitazioni attraverso la semina delle nuvole. Non ci sono prove scientifiche che il Meteotron o altri strumenti simili siano stati sviluppati o evoluti in tecnologie capaci di controllare fenomeni meteorologici su vasta scala, come i complottisti suggeriscono. La scienza della manipolazione climatica, conosciuta come geoingegneria, è ancora in una fase esplorativa, con molte limitazioni e incognite. Non esiste attualmente una tecnologia in grado di modificare il clima in modo significativo o di creare tempeste o altri fenomeni atmosferici estremi.

Meteorologi “di regime”

La scienza meteorologica è fondata su osservazioni, misurazioni e modelli matematici. I meteorologi non sono “di regime”, ma scienziati che utilizzano metodi empirici per prevedere il tempo. L’idea che vi sia un coordinamento globale per nascondere una tecnologia di controllo climatico è altamente improbabile e non supportata da alcuna evidenza.

Conclusioni

Queste affermazioni complottiste non hanno alcun fondamento nella scienza. I fenomeni citati sono spiegabili attraverso le leggi della fisica e la meteorologia moderna, e non c’è alcuna prova che il Meteotron o altre tecnologie segrete siano responsabili di tali eventi. Le teorie del complotto spesso nascono dalla mancanza di comprensione scientifica o dalla necessità di spiegare eventi complessi in modo semplicistico, ma ciò non significa che abbiano una base di verità.

Condividi