Nuovi droni termici per monitorare gli argini: la protezione civile di Calderara in prima linea contro le esondazioni | FOTO

Il coordinatore del nucleo droni, Mario Carli, ha sottolineato che il team "è attivo da oltre due anni" ed è composto da "sei piloti certificati"
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A Bologna, la Protezione civile di Calderara di Reno ha sviluppato un nuovo sistema di monitoraggio degli argini dei fiumi utilizzando droni equipaggiati con fotocamere termiche, con l’obiettivo di ridurre i rischi di esondazioni e alluvioni. Questo progetto, finanziato dalla Fondazione Carisbo e avviato a febbraio 2024, è stato presentato al Centro unificato di Protezione civile durante un incontro con le altre associazioni di volontariato della consulta di Bologna.

I droni termici

I droni, spiega la Protezione civile di Calderara, sono “capaci di volare anche in condizioni climatiche avverse” e consentono “un monitoraggio rapido e preciso delle zone a rischio“. Prima delle piogge torrenziali, i dispositivi permettono di effettuare “rilievi fotografici dell’alveo dei fiumi e degli argini“, individuando così “potenziali criticità come smottamenti e ostacoli al flusso“. Le immagini raccolte vengono utilizzate “per creare mappe 2D e 3D, essenziali per la prevenzione“.

Durante le piene, le fotocamere termiche forniscono “un supporto fondamentale al monitoraggio da terra“, permettendo di “individuare con maggiore facilità fontanazzi e altre problematiche“, e contribuendo a prevenire eventuali cedimenti degli argini. Dopo il passaggio delle piene, i droni permettono di eseguire nuovi rilievi per confrontare le condizioni degli argini e dell’alveo dei fiumi con le immagini precedenti, al fine di “valutare le criticità e identificare nuove problematiche“. Inoltre, questi strumenti risultano utili per “rilievi su zone o edifici alluvionati, creando ricostruzioni dettagliate 3D per una valutazione approfondita dei danni“.

Andrea Manzo, presidente dell’associazione dei volontari di Protezione civile di Calderara, ha dichiarato che il progetto “rappresenta un passo avanti fondamentale per la sicurezza e l’efficacia delle operazioni di prevenzione. Crediamo che sia importante che i volontari siano sempre più qualificati e utilizzino tutti i nuovi strumenti che mette a disposizione lo sviluppo tecnologico, per rendere la propria attività sempre più efficace“.

Il coordinatore del nucleo droni, Mario Carli, ha sottolineato che il team “è attivo da oltre due anni” ed è composto da “sei piloti certificati“, con tre droni a disposizione dell’associazione. Carli ha aggiunto: “Pensiamo che i droni possano aiutare sensibilmente i volontari nell’attività di monitoraggio di fiumi e torrenti. Continueremo quindi nei prossimi mesi a sviluppare le procedure, a testare nuovi strumenti di analisi per sfruttare tutte le potenzialità che questi nuovi strumenti ci offrono“.

L’associazione di Calderara ha inoltre precisato che “tutte le procedure sviluppate sono a disposizione di tutte le associazioni di protezione civile a livello regionale e nazionale che ne faranno richiesta“.

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