Oncopedia: la storia della ricerca e della cura del cancro in Europa

Un Progetto della European School of Oncology
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Oncopedia è un progetto della European School of Oncology che documenta la storia del contributo europeo ai progressi nella cura del cancro. Fornisce informazioni su come sono nati questi contributi e quale differenza hanno determinato per i pazienti. Il progetto è presentato oggi in un press briefing al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO), in corso a Barcellona.

Online all’indirizzo www.oncopedia.wiki, dove i contenuti sono pubblicati e vengono continuamente aggiornati, i lettori troveranno più di 30 voci e lemmi sui tipi di tumore e sugli interventi, le biografie delle figure principali, il ruolo di centri oncologici, istituti e organizzazioni che hanno contribuito al progresso e alla storia dell’oncologia europea. Molte delle innovazioni che conosciamo hanno avuto origine e sono state dimostrate nel Vecchio Continente.

Ecco alcuni esempi: la quadrantectomia nel tumore del seno, la scoperta del tamoxifene e dell’adriamicina, lo sviluppo clinico del carboplatino, la radiochirurgia con gamma knife nei tumori cerebrali e nelle metastasi, gli albori del trapianto del midollo osseo.

Oncopedia offre spunti per capire da dove hanno avuto origine questi contributi e quale differenza hanno fatto per i pazienti, ascoltando, ove possibile, le testimonianze delle persone coinvolte. “La European School of Oncology ha scelto di focalizzare Oncopedia sui contributi europei perchè questa è la nostra comunità principale e vogliamo raccontare la nostra storia. Vogliamo diffondere la consapevolezza del ruolo dei ricercatori europei nella lotta al cancro”, spiega Alberto Costa, CEO, European School of Oncology.

Oncopedia dà voce a varie figure del settore, persone come Georges Mathé, Umberto Veronesi, Louis Denis, Hilary Calvert, Gianni Bonadonna, Börje Larsson, Robert Pinedo. “La scoperte più importanti sono state realizzate sia in Europa che negli Stati Uniti, spesso attraverso un’interazione reciproca. Gli enormi investimenti americani nella ricerca oncologica potrebbero, tuttavia, far supporre erroneamente una preponderanza dei risultati nordamericani nel campo della chirurgia, radioterapia, oncologia medica e ricerca traslazionale. Questo non è sempre vero”, sottolinea Silvio Monfardini, responsabile del progetto Oncopedia.

Alcuni fattori potrebbero infatti spiegare il motivo per cui le innovazioni hanno avuto origine in modo diverso in Europa rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti. “Molti Paesi europei – continua Monfardini – hanno sistemi sanitari pubblici in cui la ricerca clinica ha una natura e una collocazione particolari, diversamente dagli Stati Uniti, in cui si pone maggiore enfasi sulla ricerca centralizzata e guidata dall’industria. Delineare la storia europea dell’oncologia come un contesto in qualche modo separato è estremamente rilevante”.

Siamo orgogliosi che il responsabile di questa importante iniziativa internazionale sia il Prof. Monfardini, che è stato anche Presidente AIOM e uno dei fondatori della nostra società scientifica – afferma Francesco Perrone, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) – Grazie all’innovazione e alla ricerca, l’oncologia medica ha compiuto passi da gigante negli ultimi decenni. Sul versante dei trattamenti sono stati ottenuti risultati decisivi e questa iniziativa vuole testimoniare il lavoro dei ricercatori e dei clinici che ogni giorno curano le persone colpite dal cancro. Oncopedia rappresenta un prezioso strumento di conoscenza, oltre a costituire un doveroso tributo ai ricercatori che hanno fatto la storia della nostra professione”.

Il Progetto è iniziato due anni fa e raggiungerà la prima fase di completamento nel 2026. È gestito da un Comitato di redazione composto da:

Presidente: Silvio Monfardini

Co-presidenti: Alberto Costa e Nicholas Pavlidis

Direttore editoriale: Bernardino Fantini

Comitato editoriale: Adriana Albini, Riccardo Audisio, Mariano Barbacid, Alessandro Blasimme, Giovanni Boniolo, Bettina Borisch, Alberto Cambrosio, Steven Pavletic, Philip Poortmans, Paolo Vineis e Theo Wagener

Coordinatore editoriale: Anna Wagstaff
Segretario editoriale: Gabriele Maggini

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