Storica passeggiata spaziale privata per la missione Polaris Dawn di SpaceX | VIDEO

Polaris Dawn non ha solo compiuto la prima passeggiata spaziale privata, ma ha anche raggiunto un'altitudine record di 1.400 km
MeteoWeb

La missione Polaris Dawn ha segnato una nuova pietra miliare nella storia dell’esplorazione spaziale. Durante la 3ª giornata di un viaggio orbitale di 5 giorni, l’equipaggio privato di 4 astronauti ha effettuato la prima passeggiata spaziale privata nella storia mentre orbitava ad alta quota sopra la Terra.

Il comandante della missione, Jared Isaacman, miliardario americano che ha finanziato l’intera operazione, ha condiviso un momento di riflessione guardando il pianeta dall’esterno del portellone della navicella Dragon: “Da qui sembra un mondo perfetto“, ha detto Isaacman, sottolineando la straordinaria esperienza vissuta.

La storica missione Polaris Dawn

La missione Polaris Dawn è decollata il 10 settembre dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della NASA, lo stesso sito di lancio della storica missione Apollo 11. A bordo della navicella Crew Dragon “Resilience”, Isaacman è accompagnato da ScottKiddPoteet, ex tenente colonnello dell’aeronautica militare statunitense, e da Sarah Gillis e Anna Menon, entrambe specialiste di missione e dipendenti di SpaceX.

La prima passeggiata spaziale privata

Polaris Dawn non ha solo compiuto la prima passeggiata spaziale privata, ma ha anche raggiunto un’altitudine record di 1.400 km, la più alta mai toccata da una missione con equipaggio umano dopo il programma Apollo. Il precedente record apparteneva alla missione Gemini 11, che raggiunse 1.373 km nel 1966. Tuttavia, la navicella Resilience, dopo aver raggiunto l’altitudine massima, ha ridotto la sua orbita a 737 km per facilitare la passeggiata spaziale.

Oggi Isaacman e Sarah Gillis sono usciti dalla navicella, dando vita a una storica extravehicular activity (EVA), iniziata alle 12:12 ora italiana e durata circa 2 ore. Durante la passeggiata, gli astronauti hanno testato nuovi modelli di tute spaziali, progettate da SpaceX per essere leggere e flessibili, ma al contempo protettive contro le dure condizioni dell’orbita terrestre. Secondo i progettisti, queste tute rappresentano un’evoluzione cruciale per le future missioni, comprese quelle che potrebbero portare l’uomo su Marte.

Oltre alla tuta EVA, Polaris Dawn ha introdotto un portellone speciale chiamato “Skywalker“, appositamente progettato per permettere agli astronauti di uscire dalla capsula e di compiere la passeggiata spaziale. Questo nuovo design ha sostituito il tipico portello di attracco della Crew Dragon, fornendo una piattaforma sicura per le manovre extraveicolari.

Test e ricerca

Un altro obiettivo chiave della missione è il test di un innovativo sistema di comunicazione basato su laser, collegato alla costellazione di satelliti Starlink di SpaceX. Questa tecnologia ha il potenziale per rivoluzionare le comunicazioni spaziali, aprendo nuove possibilità non solo per la navicella Dragon, ma anche per future missioni con lo Starship o altri veicoli spaziali.

La missione Polaris Dawn non si limita alla sperimentazione tecnologica. Gli astronauti devono condurre 36 esperimenti scientifici in collaborazione con 31 istituzioni diverse. Questi esperimenti, focalizzati sugli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali sul corpo umano, mirano a raccogliere dati cruciali per l’esplorazione futura dello Spazio profondo, come i viaggi verso la Luna e Marte. La missione fornisce anche l’opportunità di studiare come l’organismo umano reagisca all’ambiente dello Spazio, informazioni vitali per pianificare missioni di lunga durata.

La raccolta fondi

Polaris Dawn rappresenta la 2ª missione spaziale privata finanziata da Isaacman, dopo il successo di Inspiration4 nel 2021, che fu la prima missione orbitale senza astronauti professionisti. Entrambe le missioni sostengono una raccolta fondi per l’Ospedale di ricerca pediatrica St. Jude, con Inspiration4 che ha raccolto 250 milioni di dollari per l’ospedale.

Polaris Dawn, rientro con splashdown

Con la conclusione prevista il 6° giorno, la missione Polaris Dawn dovrebbe rientrare con uno splashdown nell’oceano al largo delle coste della Florida. Questo ammaraggio chiuderà una delle più ambiziose missioni di volo spaziale umano degli ultimi decenni, ponendo le basi per nuove e straordinarie avventure nello Spazio.

Condividi