Pioggia e terremoti: come il cambiamento climatico influenza l’attività vulcanica dei Campi Flegrei

Un recente studio pubblicato su Geophysical Research Letters ha messo in evidenza la complessa interazione tra i cambiamenti climatici e l'attività vulcanica, focalizzandosi in particolare sui Campi Flegrei, un'importante area vulcanica a livello mondiale.
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Un recente studio pubblicato su Geophysical Research Letters ha messo in evidenza la complessa interazione tra i cambiamenti climatici e l’attività vulcanica, focalizzandosi in particolare sui Campi Flegrei, un’importante area vulcanica a livello mondiale. Questo lavoro rappresenta un’importante integrazione tra le discipline della climatologia e della vulcanologia, offrendo nuove intuizioni su come eventi meteorologici estremi possano influenzare i processi geotermici. I ricercatori hanno analizzato un periodo compreso tra la fine del 2017 e il 2018, quando le precipitazioni si attestavano su livelli medi.

Tuttavia, questo intervallo temporale è stato contestualizzato in un arco più ampio di siccità, che ha interessato l’area Flegrea tra il 2015 e il 2022. Ciò che emerge dalla ricerca è una correlazione interessante: durante il biennio 2017-2018, quando le precipitazioni sono aumentate rispetto agli anni precedenti, si è verificata una riduzione significativa delle emissioni di gas dalla Solfatara di Pozzuoli, uno dei principali condotti vulcanici dell’area.

Il sistema geotermico dei Campi Flegrei è estremamente complesso, caratterizzato dalla risalita di fluidi sotto pressione che causano fratture nelle rocce superficiali. Questo equilibrio delicato può essere influenzato da diversi fattori esterni, come le precipitazioni e le maree. Le piogge intense registrate tra il 2017 e il 2018 sono state le più abbondanti dal 2012, e si ritiene abbiano alterato le proprietà delle argille che ricoprono la Solfatara, riducendo la permeabilità del terreno. Questo fenomeno ha provocato una diminuzione nella fuoriuscita di gas vulcanici, aumentando la pressione nel sottosuolo.

L’accumulo di pressione è stato poi rilasciato nel 2019, quando si è osservato un aumento dell’attività sismica. Negli ultimi anni, l’area ha registrato i più elevati livelli di sismicità e deformazioni del suolo mai rilevati con strumenti moderni, suggerendo un legame tra i cambiamenti climatici e un incremento dell’attività vulcanica.

Questo studio indica che gli effetti del cambiamento climatico, come l’aumento delle temperature e una maggiore frequenza di precipitazioni intense, potrebbero influenzare il comportamento di sistemi vulcanici come quello dei Campi Flegrei. Tali risultati aprono nuove prospettive per la ricerca scientifica, sottolineando l’importanza di un monitoraggio continuo delle aree vulcaniche in un contesto di cambiamenti climatici globali, al fine di gestire i potenziali rischi associati.

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