Negli ultimi anni, fenomeni atmosferici come la “Ponza Low” e la “Ionio Low“, un tempo protagonisti del maltempo sull’Italia, sono diventati sempre più rari. Questi sistemi di bassa pressione, che si formavano rispettivamente nel Mar Tirreno e nel Mar Ionio, erano noti per portare condizioni meteorologiche avverse, soprattutto nelle regioni centro-meridionali del Paese. Tuttavia, il loro progressivo declino è il risultato di cambiamenti su scala globale che hanno influenzato la circolazione atmosferica mediterranea.
La “Ponza Low” si sviluppava solitamente nel Tirreno, tra l’isola di Ponza e la costa italiana, generando forti contrasti tra l’aria fredda proveniente dal nord e le masse d’aria più calde e umide del Mar Tirreno. Questi contrasti erano alla base della formazione di intensi temporali e piogge persistenti che colpivano l’Italia centrale e meridionale, provocando, in alcuni casi, episodi di alluvione.
Oggi, questi fenomeni meteorologici sono quasi scomparsi, e la ragione principale risiede nei cambiamenti globali del clima. Il riscaldamento globale ha modificato la distribuzione delle aree di alta e bassa pressione e ha influenzato i flussi delle correnti atmosferiche, tra cui il jet stream, che svolge un ruolo cruciale nella formazione delle depressioni mediterranee. Negli ultimi decenni, il jet stream ha mostrato una tendenza a spostarsi e a diventare più ondulato, riducendo la frequenza delle perturbazioni mediterranee tradizionali.
Un altro fattore determinante è l’aumento della stabilità atmosferica sul Mediterraneo centrale. Gli anticicloni, specialmente quelli di origine subtropicale africana, stanno diventando più dominanti, mantenendo condizioni di tempo stabile e impedendo la formazione di depressioni come la “Ponza Low” e la “Ionio Low”.