Le dinamiche atmosferiche nell’emisfero settentrionale sono attualmente condizionate da un’oscillazione artica (AO) negativa, causata da anomalie di pressione e altezza geopotenziale elevate nella regione artica. Tuttavia, si prevede che nei prossimi giorni si assista a un passaggio verso una fase positiva dell’AO, grazie all’aumento progressivo di queste anomalie. Contestualmente, l’oscillazione nordatlantica (NAO) si trova in una fase negativa, caratterizzata da forti anomalie di pressione geopotenziale positive sulla Groenlandia, una condizione che dovrebbe persistere per almeno le prossime due settimane. Questo schema genera un blocco atmosferico sull’Atlantico settentrionale, con ripercussioni significative sul clima delle regioni circostanti.
Le anomalie di altezza geopotenziale sulla Groenlandia contribuiranno a rafforzare le anomalie negative sull’Europa occidentale. Questo scenario potrebbe portare temperature inferiori alla media stagionale in gran parte dell’Europa settentrionale e occidentale, incluse le isole britanniche. Al contrario, nell’Europa sud-orientale, le temperature potrebbero risultare superiori alla norma, grazie all’arrivo di correnti d’aria calda provenienti da sud-ovest.
Impatti e possibili conseguenze
Nel corso di settembre, il vortice polare è stato insolitamente debole, registrando valori storicamente bassi, come confermato dall’AO negativo. Tuttavia, a questo punto della stagione, un vortice polare indebolito non ha ancora effetti particolarmente rilevanti sul clima. Le dinamiche potrebbero cambiare nelle prossime settimane, soprattutto se si confermerà la tendenza osservata nei mesi estivi, caratterizzati da anomalie positive di altezza geopotenziale nella stratosfera polare. Questo potrebbe indicare un vortice polare debole anche durante l’inverno, con possibili impatti importanti sulle condizioni meteorologiche future.
Incertezza nelle previsioni
Non è ancora certo se questo riscaldamento stratosferico causerà una propagazione verso il basso delle anomalie, ma è un evento che merita attenzione. Se si verificasse, potrebbe portare a un aumento delle nevicate in Siberia, un indicatore spesso cruciale per le previsioni invernali. Attualmente, la Siberia sta registrando nevicate superiori alla media, e l’andamento nei prossimi mesi di ottobre e novembre sarà decisivo per le previsioni stagionali a lungo termine.
Nonostante la debolezza attuale del vortice polare, è improbabile che questa condizione persista per tutto l’inverno. È più probabile che il vortice torni a rafforzarsi, ma la situazione atmosferica rimane instabile e difficile da prevedere con precisione. Pertanto, le previsioni rimangono incerte, data la natura insolita delle attuali dinamiche atmosferiche, che potrebbero avere un impatto significativo sul clima dei prossimi mesi.