Il cibo, i prodotti agroalimentari locali, i piatti tipici si confermano i vettori privilegiati per far crescere il turismo in Italia per 9 italiani su 10. Gli italiani, inoltre, conoscono sempre più (88%, ben +13% negli ultimi dieci anni) e hanno una buona considerazione (71%) del turismo sostenibile, poiché eticamente corretto e vicino alla natura. Anche per questo, alle strutture ricettive chiedono standard di sostenibilità sempre più elevati e, alle Istituzioni, maggiore impegno nel disciplinare le attività extra-alberghiere oltre a una più efficace promozione e tutela del cibo e dei prodotti made in Italy, indiscutibili attrattori turistici.
8 italiani su 10 ritengono utile, per ristoratori e produttori italiani, certificare l’autenticità di servizi e prodotti Made in Italy, soprattutto all’estero, a garanzia della tradizione agroalimentare e dell’origine veramente italiana.
È questa la principale fotografia che emerge dal 14° Rapporto “Italiani, turismo sostenibile l’ecoturismo”, con focus sul Turismo delle radici, realizzato dalla Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, con report partner ITA0039 | 100% Italian Taste Certification by Asacert – Assessment & Certification, presentato questa mattina in occasione dell’evento “Piemonte EcoDigital” organizzato dalla stessa Fondazione insieme alla Rete EcoDigital. Il convegno di presentazione del Rapporto, la cui anteprima è stata illustrata il 17 settembre scorso a Palazzo Rospigliosi nel corso dell’evento di Coldiretti, Fondazione Campagna Amica e Terranostra dedicato a “Il turismo enogastromico, una via italiana”, è stato promosso per celebrare l’odierna 45° Giornata Mondiale del Turismo ed ospitato presso il Centro Studi Sereno Regis di Torino.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde, Professore di turismo sostenibile ed ecoturismo presso le Università Milano-Bicocca, Roma-Tor Vergata, Napoli-Federico II): “le istituzioni devono concentrarsi sugli impatti che il fenomeno demografico dello spopolamento sta avendo nei piccoli borghi, nelle aree interne, rurali e di montagna. Dal Rapporto emerge infatti un sentimento diffuso a contrastare lo spopolamento dei luoghi delle radici familiari, a recuperare il legame emotivo e le tradizioni dove sono vissuti i propri antenati. Sono però necessarie misure di sostegno per i nuclei familiari residenti, per chi decide tornare e formare una famiglia, per lo sviluppo di attività imprenditoriali e di opportunità per i giovani, soprattutto in termini di sostenibilità. Non sorprende che la fascia d’età più interessata a frenare l’emigrazione e a valorizzare il patrimonio culturale identitario delle radici sia quella compresa tra i 18 e i 34 anni (67%) ma a patto che si prevedano misure come agevolazioni ed incentivi, una necessità avvertita maggiormente al Sud (70%) e sulle Isole (67%). Innovazione digitale e transizione ecologica (EcoDigital) sono tra i principali pilastri per potenziare nuove forme di residenzialità, anche tramite il volano dello smart working, per la rivitalizzazione dei piccoli centri”.
Come sottolinea il 14° Rapporto, cibo e prodotti agroalimentari Made in Italy sono tra i principali attrattori turistici nel nostro Paese, è dunque necessario mettere in campo nuovi strumenti di difesa del brand Italia. Lo ha rimarcato Fabrizio Capaccioli (AD di Asacert – Assessment & Certification, ideatore del Protocollo di Certificazione ITA0039 e Presidente Green Building Council Italia): “La genuinità dei prodotti italiani è un patrimonio da proteggere e ITA0039 by ASACERT si impegna a garantire, attraverso un sistema di certificazione semplice e trasparente, che i prodotti serviti nei ristoranti italiani nel mondo siano davvero 100% italiani. Da quanto si evince da quest’ultima indagine, è un pensiero condiviso anche dalla maggioranza degli italiani. Riconosciamo il valore fondamentale del cibo nel patrimonio culturale italiano, un legame profondo con la nostra storia, tradizioni ed economie locali. Grazie a criteri attentamente selezionati e un approccio tecnico rigoroso, certifichiamo un’esperienza autentica e completa, che include prodotti, menù, servizio e valorizzazione del territorio”.
Approfondimento sui trend
- Il 79% degli intervistati valuta positivamente il vincolo della sostenibilità per lo sviluppo turistico (un’opportunità di crescita per il 42% e una necessità per il 37%);
- il 59% pianifica viaggi e soggiorni turistici rispettosi dell’ambiente e il 57% sarebbe tendenzialmente disposto a spendere un 10-20% in più per un viaggio più sostenibile. Il 23% solo se la struttura turistica ha una certificazione di sostenibilità;
- 56% (+5%) si informa sull’attenzione all’ambiente delle strutture turistiche;
- cementificazione e speculazione edilizia nel settore turistico restano l’aspetto che preoccupa maggiormente gli intervistati per i danni che può causare all’ambiente (46%), ma in calo dell’8% rispetto alla media degli anni precedenti;
- i pannelli fotovoltaici guidano la classifica degli elementi che fanno capire se una struttura alberghiera è attenta alla sostenibilità (55%), seguiti da sistemi per il risparmio dell’elettricità (33%) e dell’acqua (28%). Tra i servizi sono i menù bio e/o a km0 (39%) a guidare la classifica;
- tra gli alloggi preferiti per un soggiorno cresce la preferenza del B&B (38%, +3%), resta stabile la propensione per albergo (32%), agriturismo (31%) e casa in affitto (22%);
- la possibilità di raggiungere una meta turistica in treno (74%) o in autobus (57%), con un +5% per entrambi i dati rispetto alla media 2011-23, insieme alla possibilità di trovare lo sharing di veicoli elettrici (62%) e biciclette (53%) favoriscono la scelta di progettare una vacanza senza la propria auto;
- circa 8 italiani su 10 ritengono che la lotta al cambiamento climatico passi anche attraverso le scelte alimentari dei singoli e condividono la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio immateriale dell’Umanità;
- il web resta il principale strumento per pianificare un soggiorno ecoturistico (73%) e, in particolare, i motori di ricerca (57%).
All’evento, promosso con la media partnership di Radio Radicale, Italpress e Opera2030 sono inoltre intervenuti: Nadia Conticelli (Consigliera della Regione Piemonte), Domenico Carretta (Assessore allo Sport, Grandi eventi e Turismo della Città di Torino), Rosanna Purchia (Assessore alle Politiche culturali della Città di Torino), Tiziana Mossa (Consigliera della I° Circoscrizione della Città di Torino), Adriano Meloni (già Assessore allo Sviluppo economico, Turismoe Lavoro della Città di Roma), Luca Carabetta (Ceo di Iurely.ai), Manuel Urzì (Manager Startup Geeks e componente del Direttivo della Rete EcoDigital) seguiti dalla presentazione di best practice e pitch, tra cui Andrea Marino (Ceo di Nova Talent), Luca Lotterio (Ceo di Restworld), Valentina Vecchia (Co-founder Idra Water).