I paleontologi scoprono nuove specie di titanosauro di 75 milioni di anni fa

La scoperta di Qunkasaura pintiquiniestra ha implicazioni significative per la comprensione della diversità e della distribuzione dei titanosauri in Europa
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Nel mondo della paleontologia, ogni nuova scoperta è un tassello che contribuisce a ricomporre il vasto mosaico della storia della vita sulla Terra. Recentemente, il sito fossile di Lo Hueco, situato nella provincia di Cuenca, in Spagna, ha offerto una rivelazione straordinaria: i paleontologi hanno identificato una nuova specie di titanosauro lithostrotiano, denominata Qunkasaura pintiquiniestra. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione della biodiversità dei dinosauri del Cretaceo superiore, ma offre anche nuove prospettive sul modo in cui i titanosauri si sono distribuiti e diversificati in Europa.

Il contesto paleontologico della scoperta

Il titanosauro Qunkasaura pintiquiniestra visse circa 75 milioni di anni fa, durante il periodo Cretaceo superiore. Questo era un’epoca in cui i titanosauri, una famiglia di dinosauri sauropodi caratterizzati da enormi dimensioni, lunghi colli e code, dominavano la fauna terrestre. I titanosauri appartengono al clade Lithostrotia, un gruppo che include diverse superfamiglie e che sperimentò una significativa diversificazione durante il Cretaceo inferiore.

La Formazione Villalba de la Sierra, il sito geologico in cui è stato scoperto Qunkasaura, è nota per il suo ricco repertorio di fossili di dinosauri e altri organismi preistorici. Gli scavi condotti nella formazione hanno portato alla luce resti scheletrici straordinariamente ben conservati, inclusi elementi fondamentali come vertebre cervicali, dorsali e caudali, nonché parte del cingolo pelvico e degli arti. Questi resti offrono una visione dettagliata della morfologia di Qunkasaura e permettono di fare confronti diretti con altri sauropodi conosciuti.

Qunkasaura pintiquiniestra

Qunkasaura pintiquiniestra è particolarmente significativo per la paleontologia europea per diversi motivi. In primo luogo, il ritrovamento di uno scheletro articolato e parzialmente associato rappresenta uno degli scheletri di sauropodi più completi mai rinvenuti in Europa. Questa completezza offre un’opportunità unica per studiare la struttura anatomica di questo dinosauro e le sue relazioni filogenetiche con altri titanosauri.

La morfologia di Qunkasaura è distintiva, soprattutto nelle vertebre caudali, che presentano caratteristiche uniche rispetto ad altri sauropodi conosciuti. Le vertebre caudali di Qunkasaura hanno un design morfologico che suggerisce adattamenti specifici per la locomozione e il sostegno del corpo, offrendo indizi sulle sue abitudini di vita e sul suo comportamento.

I Sauropodi

La scoperta di Qunkasaura pintiquiniestra ha implicazioni significative per la comprensione della diversità e della distribuzione dei titanosauri in Europa. Fino ad oggi, la conoscenza dei sauropodi del Cretaceo superiore in Iberia era limitata e spesso basata su resti incompleti o frammentari. La nuova specie offre una panoramica più chiara della diversità dei sauropodi in questa regione.

I ricercatori hanno identificato almeno due lignaggi distinti di saltasauroidi nella penisola iberica. Il primo gruppo, noto come Lirainosaurinae, include specie di piccole e medie dimensioni adattate a un ecosistema insulare. Durante il Cretaceo superiore, l’Europa era composta da numerose isole, e i Lirainosaurinae erano ben adattati a questi ambienti isolati. La seconda linea evolutiva, a cui appartiene Qunkasaura pintiquiniestra, rappresenta un gruppo di sauropodi medio-grandi che si sviluppò in Iberia circa 73 milioni di anni fa, suggerendo una migrazione più recente da altre regioni.

Il nuovo gruppo di Titanosauri: Lohuecosauria

Un aspetto particolarmente interessante della scoperta è la proposta di un nuovo gruppo di titanosauri denominato Lohuecosauria. Questo gruppo include rappresentanti di entrambi i lignaggi di sauropodi trovati nel sito di Lo Hueco. I Lohuecosauria potrebbero aver avuto origine nei continenti meridionali, come Gondwana, e successivamente si sono diffusi a livello globale.

L’identificazione di Lohuecosauria suggerisce che Lo Hueco fungeva da punto di incontro cruciale per diverse linee evolutive di titanosauri, offrendo nuove opportunità per esplorare la biodiversità e le interazioni ecologiche tra i vari gruppi di dinosauri. Questo nuovo gruppo di titanosauri potrebbe fornire ulteriori indizi sull’evoluzione e sulla dispersione dei sauropodi a livello globale.

I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Communications Biology, e rappresentano un importante contributo alla paleontologia dei sauropodi. La ricerca continua a svelare nuovi dettagli sulla storia della vita sulla Terra e a mettere in luce le meraviglie evolutive del passato.

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