Siccità, Coldiretti Sardegna in pressing sulla Regione: “approvi lo stato di calamità naturale”

Coldiretti Sardegna chiede che si segua l'esempio della Sicilia per mettere in campo tutte le misure contro la siccità
MeteoWeb

Coldiretti Sardegna ribadisce la necessità della dichiarazione dello stato di calamità naturale per la siccità che ha colpito l’isola, come già fatto in Sicilia. “Nonostante le manifestazioni di giugno e luglio che hanno visto migliaia di agricoltori e trattori sardi occupare le piazze e le strade dell’isola, la giunta regionale resta ancora in silenzio mentre le campagne lottano per la sopravvivenza in attesa della dichiarazione dello stato di calamità naturale“, sostengono i vertici della Coldiretti Sardegna, per i quali la dichiarazione dello stato di calamità naturale è “un passo determinante per poter avviare tutte le misure non ancora messe in campo. Tra queste – è specificato – il soccorso idrico”.

È fondamentale per Battista Cualbu e Luca Saba, Presidente e direttore di Coldiretti, “che si attivino subito i voucher per il foraggio e altri aiuti economici per consentire alle aziende di sopravvivere in questa fase delicatissima. Senza la dichiarazione di calamità naturale, è impossibile procedere con gli interventi previsti per legge – come l’identificazione delle zone colpite – e attingere ai fondi disposti dal governo”.

In Sicilia, ricordano Presidente e direttore dell’associazione, “dal 9 febbraio 2024 si opera grazie a una delibera che ha sancito lo stato di calamità naturale. Da oltre sette mesi, le aziende agricole siciliane hanno potuto accedere agli sgravi contributivi INPS e agli indennizzi diretti previsti dal decreto legislativo 102 del 2004, e hanno potuto attivare il fondo ‘AgriCat,’ portando a casa 15 milioni di euro dal governo italiano”. Ora, concludono, “non possiamo più aspettare, e chiediamo ancora una volta e con forza all’esecutivo regionale e, in particolare, al Presidente Alessandra Todde, di compiere questo passo decisivo”.

Condividi