In Sicilia, nonostante le abbondanti piogge delle ultime ore, l’acqua continua a essere sprecata, aggravando una situazione già critica per gli agricoltori dell’isola. Coldiretti Sicilia ha denunciato l’incapacità di gestire in modo efficace le risorse idriche, lasciando l’acqua piovana inutilizzata, mentre la siccità continua a infliggere gravi danni all’agricoltura.
La siccità in Sicilia
“Piove e c’è siccità. Non piove e c’è siccità. Solo in Sicilia l’acqua viene sprecata in modo così vergognoso. Da ore in tutta l’Isola diluvia ma non solo la pioggia non è stata raccolta ma si presentano i medievali problemi di allagamento“, afferma Coldiretti Sicilia. Questa situazione paradossale, in cui anche le piogge abbondanti non vengono sfruttate per alleviare la siccità, solleva pesanti critiche verso la gestione delle infrastrutture idriche.
La Coldiretti evidenzia come questa emergenza idrica stia causando danni enormi agli agricoltori siciliani, che da mesi vedono le loro colture soffrire a causa della mancanza di acqua. “Da mesi gli agricoltori subiscono una situazione gravissima con enormi danni a tutte le colture e vedere che dopo le roboanti promesse di milioni di euro non c’è ancora un sistema di raccolta che possa garantire un futuro migliore rappresenta uno smacco inqualificabile“, prosegue l’organizzazione. Le promesse di investimenti pubblici, destinate a migliorare la gestione dell’acqua, sono rimaste finora in gran parte disattese, lasciando gli agricoltori in una condizione di forte vulnerabilità.
Negli ultimi tempi erano stati annunciati progetti per la realizzazione di infrastrutture fondamentali, tra cui “laghetti, tubature, pulizia di invasi, assestamenti viari e altre infrastrutture“, con stanziamenti di risorse considerevoli. Tuttavia, secondo Coldiretti, “gli unici lavori completati che hanno portato acqua alle colture sono stati quelli iniziati da decenni“, sottolineando come i progressi concreti siano del tutto insufficienti per affrontare l’attuale crisi.
L’appello di Coldiretti
L’appello di Coldiretti è chiaro: servono azioni concrete, non più promesse vuote. “Ci auguriamo che il nuovo assessore metta fine alle promesse e passi ai fatti informando non gli stanziamenti ma i lavori completati“, conclude l’organizzazione, sperando che il nuovo responsabile politico prenda provvedimenti concreti per migliorare la gestione delle risorse idriche dell’isola.
La situazione in Sicilia è dunque critica: l’acqua, sebbene disponibile in abbondanza durante le piogge, non viene raccolta, lasciando l’isola a fronteggiare contemporaneamente siccità e allagamenti.