Il sistema europeo di navigazione satellitare Galileo continua a crescere e migliorare la sua affidabilità. Nelle prime ore di oggi, 18 settembre, un nuovo lancio da parte di SpaceX, con un razzo Falcon 9 decollato dal Kennedy Space Center in Florida, ha portato 2 nuovi satelliti in orbita. Questi satelliti, i numeri 31 e 32 della costellazione, rappresentano un ulteriore passo avanti per garantire la precisione e la resilienza del sistema, che serve attualmente oltre 4 miliardi di utenti in tutto il mondo.
Il sistema di navigazione più preciso al mondo
Dal suo ingresso in servizio nel 2017, Galileo si è affermato come il sistema di navigazione satellitare più preciso a livello globale. Tutti gli smartphone venduti nel mercato unico europeo sono ora compatibili con Galileo, ma l’impatto del sistema va ben oltre: il suo utilizzo si estende ai settori ferroviario, marittimo, agricolo, ai servizi finanziari e alle operazioni di soccorso, dove la precisione è cruciale.
Il recente lancio segna la 13ª missione del programma Galileo, e i 2 satelliti aggiunti alla costellazione sono attualmente in orbita terrestre media a 23.222 km di altitudine, dove verranno sottoposti a test prima di entrare in operatività. Questi nuovi componenti renderanno il sistema ancora più robusto e resiliente, caratteristiche fondamentali per una navigazione satellitare stabile e senza interruzioni.
Una costellazione sempre più solida
Javier Benedicto, Direttore della Navigazione dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), ha sottolineato l’importanza di questo traguardo: “Con il dispiegamento di questi due satelliti, Galileo completa la sua costellazione come progettato, raggiungendo il numero di satelliti operativi necessari, con uno di riserva per ogni piano orbitale“. In effetti, nei prossimi anni, la costellazione continuerà ad espandersi con altri 6 satelliti della Prima Generazione, previsti per il 2025 e 2026, rafforzando ulteriormente la resilienza del sistema.
Dal punto di vista tecnico, la costellazione di Galileo è composta da satelliti sviluppati da OHB e progettati dall’ESA. Fino ad oggi sono stati costruiti e testati 38 satelliti, di cui solo sei attendono di essere lanciati. Questi ultimi verranno messi in orbita a partire dal prossimo anno, in coppia, grazie al nuovo lanciatore europeo Ariane 6, che ha completato con successo il suo volo inaugurale nel luglio 2024.
La seconda generazione all’orizzonte
Con un occhio al futuro, l’ESA sta già lavorando alla Seconda Generazione di satelliti Galileo, in collaborazione con aziende europee come Thales Alenia Space e Airbus Defence and Space. Questi nuovi satelliti offriranno importanti innovazioni, come payload di navigazione completamente digitali, propulsione elettrica, antenne di navigazione più potenti e una configurazione avanzata di orologi atomici. Il lancio dei primi satelliti di questa nuova generazione è previsto nei prossimi anni, garantendo una capacità di navigazione ancora più avanzata e affidabile.
Un 2024 cruciale per Galileo
L’anno in corso è stato particolarmente impegnativo per il programma Galileo. Nel mese di aprile, il sistema ha visto il lancio di altri 2 satelliti, i numeri 29 e 30, che dopo una fase iniziale di test sono entrati ufficialmente in servizio a settembre. In quello stesso periodo, Galileo ha lanciato anche un nuovo servizio di navigazione criptato, il Public Regulated Service (PRS), progettato per utenti governativi autorizzati e per applicazioni sensibili, contribuendo a rafforzare l’autonomia e la resilienza dell’Europa in un settore strategico come la navigazione satellitare.