Tempesta Boris, centro Europa in ginocchio: morti e sfollati, “catastrofe di proporzioni epiche”

La tempesta Boris, con il suo potenziale distruttivo, ha già lasciato un segno indelebile sull’Europa centrale
MeteoWeb

L’Europa centrale sta vivendo una delle peggiori ondate di maltempo degli ultimi 30 anni. La tempesta Boris, ancora in piena attività, ha portato piogge torrenziali e devastanti alluvioni che hanno colpito duramente Romania, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Mentre il numero di vittime e dispersi continua a salire, le autorità sono in allerta per evitare ulteriori catastrofi.

Romania in ginocchio

In Romania, le forti piogge hanno provocato 6 vittime accertate e un disperso. La città di Galați, una delle più devastate, è stata definita dal sindaco come lo scenario di una “catastrofe di proporzioni epiche”. Le autorità hanno confermato che oltre 6mila famiglie e 15mila persone sono state gravemente colpite dalle inondazioni, con interi quartieri sommersi dall’acqua. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che il Paese si trova ad affrontare gli effetti tangibili del cambiamento climatico, con fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti.

Polonia, dighe crollate ed evacuazioni

In Polonia una persona è annegata a causa delle inondazioni, mentre il crollo di una diga ha causato l’evacuazione di intere comunità. Un’altra diga è tracimata, costringendo le autorità a utilizzare elicotteri per evacuare i residenti rimasti intrappolati. Le forze armate sono state mobilitate per fronteggiare la situazione, mentre il rischio di nuove rotture degli argini dei fiumi continua a preoccupare.

Austria, nevicate record

In Austria la tempesta Boris ha portato anche tanta neve, con alcune aree del Tirolo che hanno visto cadere fino a un metro di manto bianco, una quantità mai vista a settembre. Un vigile del fuoco ha perso la vita mentre cercava di portare soccorso. La combinazione di nevicate e piogge ha reso la situazione particolarmente critica nelle zone montuose, dove fino a pochi giorni fa si registravano temperature insolitamente alte per il periodo.

Con la situazione che resta drammatica soprattutto in Bassa Austria tra inondazioni ed evacuazioni di edifici, la forte ondata di maltempo sui rilievi ha portato una quantità sufficiente per aprire una pista da sci: è accaduto sull’Hochkeil vicino a Muehlbach am Hochkoenig nel Salisburghese dove ieri mattina, con breve preavviso, è stato messo in funzione lo skilift che resterà aperto anche nella giornata odierna. La novità di metà settembre ha richiamato circa 300 tra sciatori e snowboarder.

Repubblica Ceca, dispersi e danni incalcolabili

La Repubblica Ceca sta lottando contro i fiumi in piena e le piogge incessanti. Le autorità hanno dichiarato che 4 persone risultano disperse, mentre si continua a monitorare da vicino l’innalzamento dei corsi d’acqua. Le squadre di soccorso sono impegnate nella gestione delle emergenze, con dighe temporanee erette in varie località per arginare i danni.

Slovacchia, emergenza a Bratislava

La capitale slovacca, Bratislava, è stata messa in stato di emergenza a causa delle alluvioni. La pioggia ha reso molte strade impraticabili e il trasporto pubblico è stato sospeso in diverse aree. Anche qui, come negli altri Paesi colpiti, il livello dei fiumi continua a destare grande preoccupazione. Il governo ha attivato piani di emergenza per proteggere le aree più a rischio, mentre si invitano i cittadini a restare nelle loro abitazioni.

Ungheria, dispiegato l’esercito

In Ungheria, l’esercito ha mobilitato 17mila soldati per rafforzare gli argini dei fiumi. La situazione è particolarmente critica lungo il Danubio e i suoi affluenti, dove il rischio di esondazione è altissimo. Le autorità hanno suggerito ai volontari di muoversi solo dietro espressa richiesta, mentre la popolazione è stata invitata a evitare qualsiasi spostamento non necessario.

Solidarietà europea

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite, dichiarando che l’Unione Europea è pronta a fornire il supporto necessario per affrontare questa devastante calamità.

La tempesta Boris, con il suo potenziale distruttivo, ha già lasciato un segno indelebile sull’Europa centrale, e il peggio potrebbe ancora venire. Le previsioni meteo indicano che la pioggia continuerà nei prossimi giorni, rendendo gli sforzi di contenimento delle inondazioni una corsa contro il tempo.

Condividi