Le gravi inondazioni in Thailandia e in Vietnam hanno danneggiato circa 945[1] scuole in totale nei due Paesi, privando i bambini della possibilità di seguire le lezioni. Lo dichiara Save the Children, ricordando che nel nord della Thailandia gli istituti colpiti sono stati 140, mentre in Vietnam almeno 805 scuole[2] sono state danneggiate dall’inizio di settembre a causa del passaggio del tifone Yagi.
L’Asia è la regione del mondo più colpita da catastrofi meteorologiche, climatiche e idriche[3]. A livello globale, ben 774 milioni di bambini – ovvero un terzo della popolazione infantile mondiale – sono costretti a subire il duplice impatto della povertà e dell’elevato rischio climatico[4].
Le inondazioni hanno anche aumentato il pericolo di malattie trasmesse dall’acqua. A livello globale, si ritiene che i cambiamenti climatici possano accrescere il rischio di malattie trasmesse da vettori come la malaria e la dengue[5].
In Thailandia, sono più di 350mila i bambini che non potranno andare a scuola per un periodo ancora indefinito[6]. Nella provincia di Chiang Rai, nel nord del Paese, i pavimenti delle aule, le sedie, i tavoli e il materiale didattico nelle scuole sono ancora coperti di fango e molti istituti hanno bisogno di nuove attrezzature.
Anche il benessere psicosociale dei bambini è stato fortemente compromesso dalla perdita delle loro cose, dai danni alle scuole, alle aree di gioco e agli ambienti a loro familiari.
Patchara*, una studentessa di 15 anni della provincia di Chiang Rai, ha raccontato di essere riuscita a salvare solo alcuni effetti personali quando le inondazioni hanno raggiunto il livello dell’acqua alla vita. Insieme alla sua famiglia, Patchara è attualmente ospitata da parenti ed è preoccupata per le malattie trasmesse dall’acqua. Questa è la sua prima esperienza di inondazione grave.
In questa fase, le operazioni di soccorso e di assistenza sono gravemente ostacolate perché molte aree colpite dalle inondazioni in Thailandia e Vietnam sono ancora inaccessibili a causa delle strade allagate e del pericolo di frane.
“I bambini di Chiang Rai non potranno tornare a scuola a breve. Altri sono dovuti rimanere a casa per aiutare le loro famiglie a ricostruire le loro vite. La ripresa richiederà mesi ed è importante che i bambini possano vivere una vita normale, tornando a scuola il prima possibile e nel modo più sicuro possibile, sentendosi sostenuti durante questa fase”, ha dichiarato Guillaume Rachou, Direttore di Save the Children Thailandia.
Save the Children fornirà supporto ai bambini di cinque distretti della provincia di Chiang Rai, distribuendo tra l’altro 1.500 kit studenti per il ritorno a scuola, tra cui kit didattici e uniformi scolastiche. In collaborazione con il brand di abbigliamento UNIQLO, l’iniziativa prevede anche la distribuzione di 2.600 capi di abbigliamento per bambini e oltre 1.000 per adulti provenienti dal programma di recupero dei vestiti “RE.UNIQLO”.
Inoltre, Save the Children fornirà opuscoli informativi sull’igiene durante la fase di ripresa dalle inondazioni e sull’alimentazione dei bambini; sta collaborando con i volontari della comunità, gli insegnanti e il Dipartimento di salute mentale della Thailandia per fornire una formazione di primo soccorso psicologico e per individuare i bambini che rischiano di abbandonare la scuola; allestirà un team mobile di primo soccorso psicologico per sostenere il personale scolastico e gli studenti di 20 scuole, con attività di sensibilizzazione attraverso il teatro e l’arte.
In Vietnam, Save the Children sta collaborando con le agenzie governative per realizzare un piano di risposta alle inondazioni che aiuti i bambini colpiti a tornare a scuola in sicurezza e a continuare a studiare.
Save the Children lavora in Thailandia dal 1979 per sostenere i bambini più colpiti da discriminazioni e disuguaglianze, gestendo programmi per l’educazione, la protezione dell’infanzia, la promozione dei mezzi di sussistenza e la governance dei diritti dell’infanzia.
Save the Children ha iniziato a lavorare in Vietnam nel 1990 e oggi opera in 22 province in collaborazione con agenzie governative, organizzazioni della società civile, settore privato e istituzioni accademiche.
* Nomi modificati per motivi di protezione
[1] *140 scuole danneggiate nel Nord della Thailandia e 805 in Vietnam. Fonti: https://www.unocha.org/attachments/f0b44780-6a73-4a03-b19a-a1a56e2c61b4/Viet%20Nam%20-%20Typhoon%20Yagi%20and%20Floods%20-%20Situation%20Update%20No.%203%20(as%20of%2014%20September%202024).pdf e https://www.sesaocr.go.th/
[2] https://www.unicef.org/vietnam/unicef-emergency-appeal-typhoon-yagi-viet-nam
[3] https://library.wmo.int/records/item/68890-state-of-the-climate-in-asia-2023
[4] https://resourcecentre.savethechildren.net/document/generation-hope-2-4-billion-reasons-to-end-the-global-climate-and-inequality-crisis
[5] https://resourcecentre.savethechildren.net/pdf/born-into-the-climate-crisis.pdf/
[6] https://www.sesaocr.go.th/