Ucraina: Tajani copresiede G7+, il contributo dell’Italia alla ricostruzione del settore energetico

L'Italia ha deciso di intervenire per fornire il proprio contributo al settore energetico ucraino
MeteoWeb

Oggi, il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha presieduto a New York, insieme al segretario di Stato Usa Antony Blinken, una riunione del G7+ per coordinare gli sforzi dei Paesi amici dell’Ucraina in merito all’emergenza energetica. L’Ucraina sta affrontando una guerra con la Russia dal 24 febbraio 2022, e gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine hanno causato una drammatica riduzione della capacità di generazione energetica, con una perdita del 70%. Negli ultimi sei mesi, il Paese ha perso oltre 9 Gigawatt di capacità di generazione a causa di questi attacchi, costringendo a interruzioni quotidiane di energia elettrica che variano da 7 a 10 ore, con possibilità di arrivare a 15-20 ore durante il periodo invernale.

La situazione in Ucraina

Dallo scorso marzo, gli attacchi russi hanno colpito strutture in 20 delle 24 regioni sotto il controllo ucraino, registrando 36 attacchi a impianti di generazione di energia: 25 su centrali termoelettriche in nove regioni, sette su impianti idroelettrici in cinque regioni e due contro impianti di energia rinnovabile in una regione. Inoltre, l’Ucraina ha subito 101 attacchi contro impianti di distribuzione e trasmissione di energia in 17 regioni, con molte infrastrutture energetiche colpite ripetutamente, alcune delle quali distrutte totalmente.

In questo contesto, l’Italia ha deciso di intervenire per fornire il proprio contributo al settore energetico ucraino. Il ministero degli Affari esteri ha siglato un accordo con la Banca europea di ricostruzione e sviluppo per il ripristino della capacità energetica della società Ukrhydroenergo, un progetto da duecento milioni di euro, di cui cento milioni di credito d’aiuto della Cooperazione italiana. Le iniziative legate ai 15 milioni di euro stanziati per le riparazioni delle infrastrutture energetiche sono in fase di definizione, all’interno del contributo di 140 milioni annunciato a Berlino lo scorso giugno, durante la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina organizzata dalla Germania. Inoltre, le imprese italiane del settore energetico stanno donando materiali, e l’iniziativa Ray of Hope di Enel ha fornito quasi 6 mila pannelli solari fotovoltaici, per una capacità di circa 2 Megawatt.

Condividi