Sono almeno 52 le persone morte in cinque Stati nel sud-est degli Stati Uniti investiti da Helene, il violento uragano categoria 4 che ha toccato terra giovedì scorso in Florida. Lo riporta la Cnn. Oltre 3 milioni di case e aziende sono rimaste senza elettricità in Florida, Georgia, Nord Carolina, Ohio e Sud Carolina. Helene è ora un ciclone post-tropicale con venti a 56 chilometri orari, secondo il National Hurricane Center.
Helene, che ora si è trasformato in tempesta tropicale e che ha colpito il sud est degli Stati Uniti e degli Appalachi, ha devastato buona parte degli Stati Uniti sudorientali. Secondo i bollettini ufficiali, almeno 19 persone hanno perso la vita in South Carolina, tra cui due vigili del fuoco nella contea di Saluda. In Georgia sono morti in 15, due dei quali a causa del tornado ad Alamo. Oggi il governatore della Florida, Ron De Santis, ha aggiornato a 11 il conto delle vittime nel suo Stato, che include diverse persone annegate nella contea di Pinellas. Altre sei vittime si contano in North, dove un incidente automobilistico provocato dall’uragano ha causato anche la morte di una bambina di quattro anni. Nella contea di Craig, in Virginia, una persona è morta a causa della caduta di un albero e un edificio è crollato, come reso noto dal governatore Glenn Youngkin.
La Casa Bianca ha dichiarato in un comunicato che sia il presidente, Joe Biden, sia la vicepresidente e candidata democratica alle elezioni di novembre, Kamala Harris, “stanno monitorando da vicino” la situazione e ha assicurato che l’esecutivo “rimane concentrato sugli sforzi per salvare e sostenere la popolazione in tutto il sud-est“. L’amministrazione Biden-Harris “ha adottato misure proattive significative per sostenere la preparazione e le misure di risposta a livello statale e locale prima dell’arrivo dell’uragano ‘Helene’“, si legge nella nota diffusa da Washington. Ma evidentemente non è bastato ad evitare il peggio. Il bilancio dei morti, ancora parziale, è già catastrofico.