La vendemmia 2024 vede un incremento del raccolto dell’8% rispetto alla disastrosa annata precedente, ma maltempo e siccità pesano sul Vigneto Italia, tenendo, secondo le prime stime, la produzione di vino tra i 41 e 42 milioni di ettolitri, ben al di sotto della media degli ultimi anni. E’ il risultato dell’indagine Coldiretti/Centro studi Divulga sull’andamento del settore vitivinicolo, presentata in vista del G7 dell’Agricoltura ad Ortigia. La vendemmia continua a vedere l’Italia spaccata in due.
Al Nord il maltempo ha messo a dura prova il lavoro dei viticoltori: la vendemmia è iniziata con un ritardo di 10/15 giorni rispetto allo scorso anno e un termine previsto per la metà-fine ottobre, con le uve più tardive (cabernet/ nebbiolo/raboso) e nelle zone più alte di collina (Valtellina). Al Centro Sud la vendemmia, invece, andrà avanti fino alla prima decade di novembre, con la raccolta delle uve a maturazione tardiva (Aglianico) nelle aree interne e alto collinari (Irpinia).