Al via la Settimana del Pianeta Terra 2024: oggi si inaugura con il primo GeoEvento sulle microplastiche nel Carso

L’inquinamento da microplastiche è ormai una questione globale, e l’evento di oggi lo mette in luce in un contesto particolarmente significativo
primo evento settimana della terra
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Oggi, 6 ottobre 2024, prende ufficialmente il via la Settimana del Pianeta Terra, il più grande festival scientifico nazionale dedicato alle Geoscienze, che fino al 13 ottobre presenterà un ricco programma di oltre cento GeoEventi sparsi in tutte le regioni italiane. La manifestazione, che si propone di avvicinare il grande pubblico ai temi della geologia, vulcanologia e sostenibilità ambientale, offre un’occasione unica per scoprire il mondo della scienza attraverso attività interattive, escursioni, laboratori e conferenze. L’obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere persone di tutte le età, promuovendo una maggiore consapevolezza del nostro pianeta e delle sfide ambientali che lo riguardano.

Kras Lab: il Carso e la sfida delle microplastiche

Il primo GeoEvento di questa edizione sarà “Kras Lab: Il Carso e la sfida delle microplastiche nelle grotte carsiche“, un tema di grande attualità che mette in evidenza l’inquinamento invisibile che minaccia gli ecosistemi sotterranei. L’evento si svolgerà oggi, 6 ottobre, presso l’Azienda Agricola Le Torri di Slivia a Duino-Aurisina, in provincia di Trieste. A partire dalle 15:00, i partecipanti potranno prendere parte a un incontro di apertura che, oltre a introdurre la Settimana del Pianeta Terra, offrirà spunti di riflessione sul grave problema della contaminazione delle grotte da microplastiche e microfibre.

Questa problematica è ancora poco conosciuta dal grande pubblico, ma le sue implicazioni sono profonde e drammatiche: le grotte carsiche, non solo rappresentano uno straordinario patrimonio naturale, ma sono anche riserve idriche vitali. L’infiltrazione delle microplastiche negli acquiferi sotterranei può avere conseguenze devastanti per la qualità dell’acqua potabile e per gli equilibri ambientali. Attraverso l’evento di oggi, puntiamo a sensibilizzare la popolazione locale, ma anche a creare un dialogo più ampio su come affrontare e risolvere queste problematiche globali.

Programma della giornata

Il GeoEvento inizierà con i saluti di Corrado Greco, guida speleologica e organizzatore dell’incontro, seguito da una presentazione introduttiva a cura del professor Coccioni, che spiegherà l’importanza di comunicare la scienza attraverso eventi come la Settimana del Pianeta Terra. A seguire, il dottor Gianpaolo Di Silvestro terrà una conferenza sulla divulgazione scientifica nelle grotte turistiche, analizzando come questi luoghi naturali possano diventare strumenti efficaci per sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni ambientali cruciali.

Uno dei momenti centrali dell’evento sarà l’intervento della dottoressa Valentina Balestra, ricercatrice specializzata nel campo della biologia sotterranea, che parlerà della contaminazione da microplastiche nel mondo sotterraneo. Le sue ricerche hanno evidenziato come anche gli ambienti più remoti e apparentemente incontaminati, come le grotte, stiano subendo l’impatto dell’inquinamento globale. La dottoressa Balestra guiderà poi i partecipanti in una visita all’interno della Grotta Torri di Slivia, durante la quale verranno illustrati i punti critici dell’inquinamento da microplastiche e le recenti scoperte scientifiche su come questi minuscoli frammenti di plastica si diffondano nell’ambiente sotterraneo.

L’evento si concluderà con un aperitivo presso l’Agriturismo Torri di Slivia, dove i partecipanti avranno l’occasione di discutere con gli esperti e condividere riflessioni sulle tematiche affrontate durante la giornata.

Un’occasione per riflettere su un problema globale

L’inquinamento da microplastiche è ormai una questione globale, e l’evento di oggi lo mette in luce in un contesto particolarmente significativo. Le grotte carsiche sono sistemi complessi e delicati, dove ogni cambiamento ambientale può avere ripercussioni a lungo termine. Le microplastiche, frammenti di plastica che misurano meno di cinque millimetri, possono penetrare nei flussi d’acqua sotterranei attraverso la pioggia e il drenaggio delle acque superficiali, finendo per contaminare riserve idriche cruciali per l’ecosistema locale e l’approvvigionamento umano, come accade nelle Grotte del Carso.

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