Le “bombe d’acqua” sono un fenomeno che negli ultimi anni ha acquisito una notevole attenzione, ma cosa si cela dietro questo termine? Si tratta di precipitazioni estremamente intense che possono portare fino a 300 millimetri di pioggia su una vasta area nell’arco di poche ore. Ma cosa significa realmente questo dato? Stiamo parlando di 300 litri d’acqua che si riversano su ogni singolo metro quadrato. In altre parole, è come versare 200 bottiglie d’acqua da un litro e mezzo su una superficie di un metro per un metro. Se pensiamo a quest’acqua distribuita su intere aree urbane o rurali, che possono raggiungere decine di chilometri quadrati, comprendiamo facilmente l’enorme portata di questi eventi.
La gestione di un simile volume d’acqua rappresenta una sfida enorme per le infrastrutture urbane. I sistemi di drenaggio, come i tombini, sono progettati per gestire piogge moderate, distribuite in un lasso di tempo maggiore, e non una quantità concentrata così elevata in così poche ore. Il risultato è che le strade si allagano, le reti fognarie si sovraccaricano e le infrastrutture cedono.