Le precipitazioni estreme, spesso legate a temporali autorigeneranti, rappresentano una delle manifestazioni più significative dell’instabilità atmosferica. Questi fenomeni meteorologici si verificano frequentemente quando si crea una convergenza tra masse d’aria con caratteristiche molto diverse, un fattore cruciale per la loro formazione. Un caso tipico è l’incontro tra lo Scirocco, un vento caldo e umido che arriva dal Mar Tirreno, e la Tramontana, una corrente fredda proveniente in questo caso dalle zone settentrionali del bacino padano. La ‘collisione’ tra queste due correnti opposte genera condizioni ideali per lo sviluppo di sistemi temporaleschi che possono rigenerarsi ciclicamente, producendo così piogge abbondanti e prolungate.
La gravità di tali fenomeni è fortemente influenzata dall’intensità dello Scirocco. Quando questo vento soffia con particolare vigore, l’umidità che trasporta aumenta, alimentando ulteriormente i temporali. In questi casi, l’intensità delle precipitazioni può crescere significativamente, con conseguente rischio di eventi alluvionali. Tuttavia, anche la localizzazione e l’intensità della convergenza tra Scirocco e Tramontana rivestono un ruolo fondamentale. In alcuni casi, la convergenza può verificarsi in aree ristrette, concentrando le piogge intense su zone limitate, il che incrementa il rischio di nubifragi.