Nell’estate del 2024, il Nord Italia ha vissuto una fase di costante apprensione a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Ogni temporale portava con sé il rischio di grandinate devastanti e raffiche di vento violente, capaci di infliggere seri danni a infrastrutture e proprietà, nonché rappresentare un pericolo per la popolazione. Con l’evolversi delle dinamiche atmosferiche, il Centro-Sud Italia sta ora affrontando fenomeni simili, tra cui un crescente rischio di alluvioni lampo e inondazioni estese. Questa crescente intensità e frequenza delle perturbazioni suggerisce una nuova normalità fatta di incertezza e vulnerabilità diffusa.
Le perturbazioni atmosferiche più intense sembrano colpire specifiche aree con maggiore frequenza e forza, in risposta a fattori come la morfologia del territorio, le correnti atmosferiche e soprattutto il riscaldamento globale. Quest’ultimo sta alterando i modelli meteorologici consolidati, rendendo alcune regioni del Paese particolarmente vulnerabili a eventi climatici estremi come temporali violenti, grandinate e inondazioni, una tendenza osservata anche a livello globale.