Negli ultimi giorni, la situazione meteorologica nel Mediterraneo ha portato piogge estreme su alcune aree, bloccate sotto un sistema atmosferico eccezionalmente stabile. Una solida alta pressione a est ha impedito l’avanzamento verso est di un vasto fronte nuvoloso carico di temporali, costringendolo a muoversi in direzione sud-nord. Questa situazione ha creato un effetto “a imbuto” per le piogge, che continuano a cadere sulle stesse aree, già provate da giornate di precipitazioni intense alternate a brevi tregue.
Una delle aree più colpite è stata Cogoleto, nel ponente genovese, dove si è verificato un episodio di pioggia eccezionale. Nel primo pomeriggio di sabato 26 ottobre, un temporale auto-rigenerante ha scaricato sulla cittadina ligure quantità di pioggia straordinarie. I dati raccolti dalla rete meteorologica LIMET mostrano accumuli impressionanti: 27 millimetri in soli 5 minuti, 60 millimetri in 15 minuti e ben 94 millimetri in mezz’ora. La fase più intensa delle precipitazioni ha raggiunto un tasso di 960 millimetri all’ora, livelli paragonabili alle piogge monsoniche, e molto insoliti per un clima mediterraneo.
Questo tipo di eventi estremi è reso possibile da condizioni atmosferiche anomale per fine ottobre. Le temperature insolitamente elevate per il periodo consentono all’aria di trattenere più vapore acqueo, aumentando il rischio di piogge torrenziali. In una situazione normale, a fine autunno, l’aria dovrebbe contenere meno umidità; tuttavia, le attuali temperature sono decisamente sopra la media, e questo calore contribuisce a rendere l’atmosfera un “serbatoio” d’acqua molto più grande del normale.
Le conseguenze di queste piogge estreme sono evidenti: le infrastrutture di drenaggio, come i tombini, non sono progettate per gestire volumi d’acqua così intensi in poco tempo. Anche un sistema di drenaggio perfettamente pulito e mantenuto faticherebbe a smaltire quantità di pioggia così straordinarie, provocando inevitabilmente allagamenti e disagi per la popolazione. Questi episodi evidenziano come le infrastrutture urbane debbano essere ripensate per affrontare eventi meteorologici di questa portata, sempre più frequenti nel contesto di un clima in cambiamento.
Le piogge torrenziali che hanno colpito Cogoleto e altre aree non sono eventi isolati. Rientrano in una serie di cambiamenti nei modelli meteorologici tradizionali del Mediterraneo, spinti dal riscaldamento globale. Il clima mediterraneo, storicamente caratterizzato da piogge autunnali moderate, sembra sempre più esposto a episodi di precipitazioni violente, che possono causare danni ingenti alle comunità e all’ambiente.