Allerta Meteo, l’Uragano Kirk minaccia l’Europa: la traiettoria della tempesta

Allerta Meteo, l'Uragano Kirk punta l'Europa dall'oceano Atlantico: la prossima settimana forte maltempo in gran parte del Vecchio Continente
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Mentre l’Italia è colpita da una forte ondata di maltempo, crescono le preoccupazioni per l’evoluzione meteo della prossima settimana. Nell’oceano Atlantico, infatti, si è formato l’Uragano Kirk che ha assunto una traiettoria molto particolare: non si dirigerà, com’è comune, verso i Caraibi e il Nord America, bensì verso l’Europa. Uno scenario particolarmente raro, seppur con numerosi precedenti, che prospetta scenari di meteo estremo nel Vecchio Continente.

La mappa con le previsioni delle precipitazioni dei prossimi dieci giorni in Europa del modello americano GFS evidenzia la traiettoria dell’Uragano Kirk che scaricherà quantitativi pluviometrici davvero incredibili in mare aperto, nell’Atlantico, su una porzione di territorio davvero enorme, più grande di tutte le isole Britanniche. Dopo l’8 ottobre, la tempesta colpirà direttamente l’Europa provocando piogge torrenziali in tutti i settori atlantici del Vecchio Continente:

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Impressionante anche la carta barica del modello tedesco DWD per lunedì 7 ottobre: l’uragano si approfondirà addirittura sotto i 950hPa, un vero e proprio mostro di bassa pressione, alimentando il flusso zonale atlantico che continuerà a condizionare l’andamento meteorologico a livello continentale.

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E’ ancora presto per definire in modo preciso e dettagliato gli effetti che quest’uragano avrà in Europa, e a maggior ragione sull’Italia. Di certo possiamo fare una ricognizione storica per vedere cos’è successo quando scenari del genere si sono già verificati.

Gli uragani atlantici in Europa: i precedenti

Gli uragani dell’Oceano Atlantico che raggiungono l’Europa sono eventi rari ma significativi. Solitamente, gli uragani atlantici perdono potenza e si trasformano in tempeste extratropicali prima di colpire il continente europeo. Tuttavia, ci sono stati alcuni casi storici in cui questi eventi meteorologici hanno avuto un impatto considerevole, causando maltempo, danni materiali e, in alcuni casi, vittime. Di seguito una panoramica degli uragani che hanno raggiunto l’Europa, con un’analisi dettagliata delle loro conseguenze.

Uragano Debbie (1961)

L’uragano Debbie, formatosi nell’Atlantico il 7 settembre 1961, è uno dei pochi uragani ad aver mantenuto una forza considerevole fino a raggiungere l’Irlanda. Debbie ha colpito l’isola il 16 settembre 1961, dopo essersi trasformato in una tempesta extratropicale, portando con sé venti di oltre 170 km/h.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Debbie ha colpito principalmente l’Irlanda occidentale, causando violente raffiche di vento, piogge torrenziali e significativi danni alle infrastrutture.
  • Danni: I venti hanno abbattuto migliaia di alberi e distrutto edifici, oltre a causare estesi blackout. I danni materiali sono stati enormi, soprattutto nelle contee occidentali e centrali dell’Irlanda.
  • Vittime: Debbie ha provocato la morte di 18 persone in Irlanda e ferito decine di altre.

Uragano Faith (1966)

L’uragano Faith è uno degli uragani atlantici più a nord mai registrati. Formatosi il 21 agosto 1966, ha attraversato l’Atlantico settentrionale e ha raggiunto la Norvegia come tempesta extratropicale il 6 settembre 1966. Faith non ha direttamente colpito la costa europea come uragano, ma ha provocato condizioni meteorologiche avverse.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Le coste norvegesi hanno sperimentato venti forti e onde alte, causando danni ai porti e alle imbarcazioni.
  • Danni: I danni sono stati limitati, ma l’attività di pesca è stata temporaneamente interrotta a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
  • Vittime: Non sono stati segnalati morti direttamente collegati a Faith.

Uragano Vince (2005)

L’uragano Vince è uno degli eventi più singolari della storia recente. Formatosi nell’Atlantico orientale, a est delle Azzorre, Vince è stato il primo uragano registrato a colpire la Spagna. Il ciclone si è formato il 9 ottobre 2005 e ha toccato terra vicino a Huelva, in Spagna, il 11 ottobre come una tempesta tropicale declassata.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Vince ha portato piogge moderate e venti sostenuti nella Spagna sud-occidentale e in Portogallo.
  • Danni: Non ci sono stati gravi danni strutturali, ma le forti piogge hanno causato allagamenti locali.
  • Vittime: Non sono stati riportati morti legati alla tempesta.

Uragano Gordon (2006)

Gordon si è formato il 10 settembre 2006 come un uragano nell’Atlantico centrale, per poi diventare una tempesta extratropicale prima di raggiungere la Spagna e il Portogallo il 21 settembre 2006. Sebbene declassato, Gordon ha mantenuto una considerevole potenza.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Forti piogge e venti fino a 160 km/h hanno colpito le regioni costiere della Galizia e del Portogallo settentrionale.
  • Danni: Cadute di alberi e interruzioni di corrente elettrica sono stati i principali problemi, soprattutto nelle zone rurali.
  • Vittime: Non ci sono stati morti direttamente attribuibili a Gordon, ma il maltempo ha causato diversi feriti.

Uragano Ophelia (2017)

L’uragano Ophelia è stato un caso eccezionale perché ha raggiunto l’Irlanda come un ciclone extratropicale di alta intensità, causando gravi danni. Formatosi il 9 ottobre 2017, Ophelia è diventato un uragano di categoria 3 nel Nord Atlantico prima di dirigersi verso l’Europa. Il 16 ottobre, Ophelia ha colpito l’Irlanda come tempesta extratropicale, con venti di intensità pari a quelli di un uragano di categoria 1.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Raffiche di vento fino a 191 km/h hanno causato la caduta di alberi, interruzioni di corrente elettrica e danni a edifici in Irlanda e Regno Unito. In Portogallo e Spagna, venti secchi hanno alimentato una serie di incendi devastanti.
  • Danni: Milioni di euro in danni materiali, con case, strade e infrastrutture energetiche distrutte. In Irlanda, più di 360.000 abitazioni sono rimaste senza elettricità.
  • Vittime: Ophelia ha causato 3 morti in Irlanda e circa 50 vittime indirette a causa degli incendi in Portogallo e Spagna.

Uragano Lorenzo (2019)

Lorenzo è stato uno degli uragani più potenti mai registrati nell’Atlantico orientale. Formatosi il 23 settembre 2019, Lorenzo ha raggiunto la categoria 5 e ha continuato a muoversi verso nord-est, raggiungendo le Azzorre come un uragano di categoria 1. Successivamente, si è trasformato in una tempesta extratropicale e ha colpito l’Irlanda il 3 ottobre 2019.

Effetti in Europa:

  • Maltempo: Raffiche di vento fino a 130 km/h hanno colpito l’Irlanda e il Regno Unito, causando allagamenti e interruzioni della fornitura elettrica.
  • Danni: Le Azzorre hanno subito gravi danni a causa delle mareggiate e dei venti forti. In Irlanda, i danni sono stati minori rispetto a Ophelia, ma comunque significativi per le infrastrutture elettriche.
  • Vittime: Non sono state segnalate vittime dirette in Europa, ma una nave cargo è affondata al largo della costa francese, causando la perdita di 11 membri dell’equipaggio.
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Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb

Sebbene gli uragani atlantici che raggiungono l’Europa siano eventi rari, gli esempi storici dimostrano che possono avere un impatto significativo sulle condizioni meteorologiche, causando gravi danni materiali e, in alcuni casi, perdite di vite umane. Questi uragani si trasformano in tempeste extratropicali a causa delle acque più fredde dell’Atlantico settentrionale, ma possono comunque portare venti distruttivi e piogge intense, soprattutto in Irlanda, Regno Unito, Spagna e Portogallo. Gli eventi più recenti, come Ophelia e Lorenzo, hanno mostrato che con il cambiamento climatico, gli uragani potrebbero diventare più frequenti anche in queste aree, rappresentando una nuova sfida per la gestione delle emergenze e l’adattamento climatico in Europa.

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