Alluvione Bologna: una lunga storia di devastazione e resistenza

Bologna ha una lunga storia di eventi alluvionali devastanti, che hanno frequentemente messo a dura prova la città e il suo territorio
MeteoWeb

Un’altra grave alluvione ha colpito l’Emilia-Romagna, la quarta dall’inizio di maggio 2023, aggravando ulteriormente una situazione già critica. Nelle ultime ore, le piogge torrenziali hanno provocato l’esondazione di diversi fiumi nell’area metropolitana di Bologna, dove si sono registrati fino a 160 millimetri di pioggia in sole sei ore. Il Ravone, il Savena, il Navile e lo Zena sono tutti straripati, allagando ampie porzioni della città e dei suoi dintorni.

Questi episodi recenti non sono isolati: Bologna ha una lunga storia di eventi alluvionali devastanti, che hanno frequentemente messo a dura prova la città e il suo territorio. Uno degli eventi più significativi si verificò nel 1893, quando il fiume Reno esondò, causando estesi allagamenti in tutta l’area bolognese. Le inondazioni provocarono danni ingenti e diverse vittime, con conseguenze economiche e sociali gravi.

Foto Polizia di Stato / Ansa

Un’altra alluvione di rilievo avvenne nel 1932, quando ancora una volta il fiume Reno straripò, sommergendo molte aree della città. L’esondazione provocò la distruzione di infrastrutture e abitazioni, aggravando la vulnerabilità del territorio. Questo evento, insieme a quelli successivi, evidenziò la necessità di migliorare le opere di difesa idraulica della regione.

Nel 1966, Bologna fu colpita da un altro grave evento alluvionale, parte di una serie di alluvioni che interessarono diverse regioni italiane, tra cui quella storica di Firenze. Le forti piogge causarono l’esondazione di numerosi fiumi, tra cui il Reno e i torrenti minori della zona, causando danni diffusi in tutta la città.

Nel 1976, il torrente Savena esondò, causando pesanti allagamenti sia nel capoluogo che nelle aree circostanti. Le zone industriali e agricole furono gravemente colpite, causando danni economici notevoli e mettendo in luce ancora una volta la fragilità idrogeologica del territorio.

L’evento più recente, prima delle alluvioni del 2023, si verificò nel 2019, quando il fiume Reno straripò nuovamente a seguito di intense precipitazioni. L’allagamento colpì diverse aree della città e della provincia, causando un’emergenza idrogeologica che sottolineò come il rischio alluvionale fosse tutt’altro che risolto.

Questi episodi storici dimostrano chiaramente la vulnerabilità del territorio bolognese agli eventi alluvionali, in particolare lungo i corsi d’acqua come il Reno e il Savena. Le piogge intense e concentrate, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, stanno peggiorando una situazione già fragile. Mentre le infrastrutture di difesa idraulica devono essere potenziate, la necessità di strategie di mitigazione e prevenzione del rischio diventa sempre più urgente per evitare che eventi futuri causino danni ancora maggiori.

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