Un evento straordinario ha catturato l’attenzione degli esperti: un esemplare di lontra adulta è stato avvistato nelle acque del litorale di Petacciato, in provincia di Campobasso. Questo avvistamento è particolarmente significativo per una specie, la Lutra lutra, che normalmente è legata a habitat fluviali e risulta a rischio di estinzione. L’animale è stato avvistato in Adriatico nella tarda mattinata di oggi, un fatto raro che ha stupito gli studiosi del settore.
“È un avvistamento molto raro“, afferma Nicola Norante, ornitologo ed esperto di biodiversità, il quale sottolinea che tale fenomeno potrebbe essere una risposta agli stress ambientali che colpiscono i corsi d’acqua del Molise. Infatti, le lontre, essendo animali territoriali e dipendenti da acque pulite, potrebbero essere costrette a cercare risorse altrove, come il mare, a causa di siccità e della riduzione dei loro habitat naturali.
L’esemplare potrebbe essere giunto sulla costa dall’alto Molise seguendo il corso del fiume Trigno e zigzagando tra i ruscelli. La sua presenza in mare è un indicatore delle difficoltà che la fauna fluviale deve affrontare. “È un segnale di cambiamento climatico“, continua Norante, evidenziando l’urgenza di proteggere gli ecosistemi fluviali, che sono minacciati dall’inquinamento e dalla diminuzione delle popolazioni ittiche, risorsa vitale per la lontra.
L’avvistamento odierno, documentato da un cittadino in modo casuale, rappresenta anche un successo per le iniziative di conservazione e bonifica degli habitat fluviali, “perché significa che dagli anni Ottanta a oggi qualcosa è stato fatto“, precisa l’esperto. Tuttavia, la presenza della lontra sulla battigia funge da campanello d’allarme per le condizioni ambientali critiche della regione.
Attualmente, il Molise sta vivendo un periodo di forte carenza idrica, con le sorgenti del Matese scese a una portata di circa 1050 litri al secondo, rispetto ai 2800 litri di media. Questa situazione, combinata con fattori infrastrutturali, contribuisce a una grave crisi idrica che sta colpendo quasi la metà dei comuni molisani.