Una statua di marmo eccezionalmente ben conservata di un alto dignitario romano è stata scoperta durante i lavori in un cantiere edile a Varna, una città costiera sul Mar Nero in Bulgaria. La scultura a grandezza naturale, risalente alla fine del II o all’inizio del III secolo d.C., è stata trovata fuori dalle mura della fortezza di quella che era l’antica città di Odessos. Un imprenditore edile si è affrettato ad avvisare il Museo Regionale di Storia di Varna dopo aver fatto la scoperta in un’area contenente alluvium, una miscela di sabbia, argilla, limo e ghiaia lasciata dai corsi d’acqua.
La scultura in marmo bianco, che supera di poco l’altezza umana, raffigura un uomo di mezza età con barba corta, vestito con una toga romana e con un rotolo nell’unica mano rimasta. La statua è notevolmente intatta, con alcuni danni al volto e una mano destra mancante. Un’iscrizione ben conservata sul piedistallo identifica l’uomo come Gaius Marios Hermogenes.
La raffigurazione del suo abbigliamento suggerisce che Hermogenes era un cittadino di notevole status sociale, una delle élite dell’antica Odessos. L’archeologo Vasil Tenekedjiev ha proposto che i nemici di questa figura pubblica abbiano rimosso la statua, gettandola fuori dalle mura della città.
Un altro capitolo allo storia di Varna
Con questa scoperta si aggiunge un altro affascinante capitolo alla ricca storia di Varna. La città, fondata originariamente come colonia greca nel 570 a.C., si è evoluta in un importante porto romano nella provincia della Moesia, fiorendo durante il II e il III secolo d.C.
Gli specialisti del restauro si stanno preparando a pulire il manufatto presso il Museo Archeologico di Varna, dove la statua è attualmente conservata. Gli specialisti del restauro si stanno preparando a pulire il manufatto presso il Museo Archeologico di Varna, dove la statua è attualmente conservata. Sebbene alcuni appassionati abbiano ipotizzato un potenziale collegamento con il famoso statista romano Gaio Mario, la datazione della statua la colloca circa 400 anni dopo la sua morte, e il nome simile riflette probabilmente la natura ripetitiva delle convenzioni di denominazione romane.