Un biomarcatore aiuta a individuare le metastasi cerebrali

I ricercatori sperano di ottenere i risultati clinici definitivi entro il 2025
MeteoWeb

Uno studio condotto dai ricercatori del CNIO, pubblicato su Cancer Discovery, ha identificato un nuovo trattamento promettente contro le metastasi cerebrali, che rispondono poco all’immunoterapia. Il cancro altera gli astrociti, cellule cerebrali che producono la proteina TIMP1, la quale sopprime il sistema immunitario. La silibinina, un farmaco già in sperimentazione clinica, inibisce questa proteina, migliorando l’efficacia dell’immunoterapia. Gli astrociti pro-tumorali interferiscono con le cellule difensive del sistema immunitario, aiutando le metastasi a svilupparsi. TIMP1, rilasciata in quantità elevate nel liquido cerebrospinale dei pazienti, è proposta come biomarcatore per identificare le metastasi cerebrali immunoresistenti. La combinazione della silibinina con l’immunoterapia potrebbe potenziare i trattamenti attuali, permettendo una migliore penetrazione della barriera emato-encefalica, che finora ha ostacolato l’azione degli anticorpi contro le metastasi cerebrali.

Questo studio, guidato da Manuel Valiente, evidenzia l’importanza del ruolo degli astrociti nelle metastasi cerebrali, finora poco considerati come immunomodulatori. I ricercatori sperano di ottenere i risultati clinici definitivi entro il 2025, contribuendo sia all’avanzamento terapeutico che alla comprensione scientifica del ruolo degli astrociti nei tumori cerebrali. L’obiettivo è migliorare le terapie esistenti e includere questa nuova strategia nei protocolli clinici futuri.

Condividi