Caffeina: l’elisir contro l’Alzheimer? Scoperte sconvolgenti rivelano un legame

"Il consumo superiore di caffeina può avere un ruolo protettivo nei confronti della perdita di memoria"
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Negli ultimi anni, l’interesse per la relazione tra alimentazione e salute mentale ha attirato l’attenzione di scienziati e ricercatori, specialmente per quanto riguarda condizioni neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. Recenti scoperte provenienti da uno studio condotto da un team di ricercatori francesi suggeriscono che un maggiore consumo di caffeina potrebbe essere associato a un rischio ridotto di perdita di memoria nei pazienti affetti da Alzheimer e da declino cognitivo lieve.

Caffeina e Alzheimer

La caffeina, un alcaloide presente nel caffè, nel tè e in altri alimenti, ha suscitato un crescente interesse per il suo potenziale effetto protettivo contro la perdita di memoria. Secondo la ricerca condotta presso l’Università di Lille e altri istituti collaboratori, i dati indicano che un’assunzione elevata di caffeina potrebbe agire come una sorta di “scudo” contro l’amnesia, una delle manifestazioni più difficili da affrontare per le persone colpite dalla demenza.

I ricercatori hanno analizzato 263 partecipanti, tutti con più di 70 anni, facenti parte della coorte di studio Biomarker of Amyloid Peptide and Alzheimer’s Disease Risk (BALTAZAR). Di questi, 147 avevano una diagnosi di declino cognitivo lieve, mentre 116 erano stati diagnosticati con Alzheimer. Questo campione ha fornito dati preziosi, poiché è stato possibile correlare il consumo di caffeina con i livelli di biomarcatori nel liquido cerebrospinale, che possono rivelare l’insorgenza di patologie neurodegenerative fino a 18 anni prima della manifestazione clinica dei sintomi.

Dati sconcertanti sui biomarcatori cerebrali

Il team di ricerca ha scoperto che un basso consumo di caffeina era associato a un rischio 2,5 volte superiore di perdita di memoria rispetto a chi ne consumava di più. Inoltre, sono stati osservati livelli inferiori di biomarcatori cruciali, come l’Aβ 1-42, e rapporti anomali tra Aβ 1-42 /Aβ 1-40 e Aβ 1-42 /p-tau181. Questi risultati indicano una maggiore aggregazione di beta-amiloide nel cervello, un fenomeno strettamente legato all’Alzheimer. Le proteine beta-amiloidi e tau sono riconosciute come segnali biologici fondamentali associati a questa malattia, e i nuovi farmaci in fase di sviluppo mirano proprio a intervenire su di esse.

Il ruolo della caffeina nella salute cognitiva

Le scoperte di questo studio offrono una nuova prospettiva sul ruolo della caffeina nella salute cognitiva. “Il consumo superiore di caffeina può avere un ruolo protettivo nei confronti della perdita di memoria“, afferma il professor David Blum, uno dei coordinatori dello studio. Questo potrebbe significare che un semplice cambiamento nelle abitudini alimentari, come l’aumento del consumo di caffè o tè, potrebbe offrire benefici significativi per le persone anziane già affette da declino cognitivo.

Tuttavia, è fondamentale tenere presente che questo studio si è concentrato su una popolazione specifica, composta da individui già colpiti da Alzheimer o declino cognitivo. Pertanto, non è possibile fare affermazioni definitive riguardo agli effetti della caffeina in persone più giovani o senza condizioni preesistenti.

Raccomandazioni per pazienti e famiglie

Nonostante i risultati promettenti, i ricercatori avvertono di non esagerare nel consumo di caffeina. Le raccomandazioni rimangono chiare: “Consultate sempre il vostro medico e un esperto della nutrizione prima di apportare modifiche significative alla vostra dieta.” La caffeina, sebbene possa avere effetti benefici, è anche nota per provocare disturbi del sonno e altri problemi, rendendo essenziale un approccio equilibrato.

Inoltre, i dati di questo studio evidenziano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere completamente il legame tra consumo di caffeina e salute cognitiva. Le future indagini potrebbero esaminare come la caffeina possa influenzare il corso dell’Alzheimer in diversi gruppi demografici e con differenti stili di vita.

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