Continua l’esercitazione di evacuazione allo zoo di Napoli in previsione di una possibile eruzione dei Campi Flegrei. Tra i protagonisti della simulazione, oltre a un lemure e un alpaca in carne e ossa, ha fatto sorridere la presenza di una tigre di peluche a grandezza naturale. Quest’ultima è stata narcotizzata come fosse un vero animale, poi caricata su un camion pronto per l’evacuazione.
“Abbiamo vissuto oggi un’esperienza di emergenza vulcano – spiega Fiorella Saggese, curatrice zoologica dello zoo di Napoli – che ci ha permesso di applicare il piano che abbiamo elaborato nell’ultimo anno. Ora siamo pronti“. Durante l’esercitazione, che simula un’allerta arancione per l’eruzione del vulcano, il team dello zoo ha potuto testare la logistica e affrontare le eventuali criticità. “E’ stata un’esperienza – ha dichiarato Saggese all’ANSA – che ci ha calato nell’emergenza. Abbiamo potuto rilevare alcune criticità che potrebbero verificarsi e migliorare lo schema dell’evacuazione, provato in questi mesi in collaborazione con l’Asl Na1, che ci è stata molto vicina in questo lavoro. La prova pratica ci ha messo davanti alla realtà e ci ha permesso di perfezionare il sistema“.
Il piano prevede il trasferimento di circa 800 animali, tra cui giraffe, ippopotami, elefanti e felini, in varie destinazioni in tutta Italia. “Abbiamo già un accordo – continua Saggese – con diverse strutture che si sono rese disponibili senza chiedere fondi, mostrando solidarietà. I nostri animali saranno distribuiti tra lo zoo di Ravenna, lo zoo di Fasano, il Leo Wild Park in Umbria, la Fattoria degli Angeli ad Asti e l’Allevamento Li Campi in Salento“. Il personale e i trasportatori ufficiali del parco sono già stati allertati, con un piano specifico per ogni animale e la sua destinazione. “Ad esempio, lo zoo di Fasano, che è grande e safari, prenderà cervi e daini, mentre il Leo Wild Park accoglierà le giraffe e altri erbivori. Abbiamo anche preparato il trasporto per gli elefanti: il trasportatore, che è olandese, ha calcolato che, in caso di allarme, lascerebbe tutto e arriverebbe a Napoli in 14 ore per prendere le due elefantesse, Maya e Julia“.
La simulazione si è svolta senza imprevisti e gli animali coinvolti non hanno mostrato segni di stress. “Di solito non ne hanno durante i terremoti – conclude Saggese – Crediamo che siano abituati da sempre alle scosse del bradisismo. Non si sono mai agitati, nemmeno quando noi sentiamo le scosse allo zoo“.