L’assicurazione secondo un nuovo schema: il Centro di Formazione Cosmonauti prova apparecchiature per prove idro-veicolari

"Il fatto è che questa drizza di lunghezza costante (corta) limita notevolmente la capacità di movimento dei cosmonauti"
test del Centro di Formazione Cosmonauti
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Il Centro di Formazione Cosmonauti sta attualmente conducendo test cruciali congiuntamente agli specialisti di RSC Energia e del Cosmonaut Training Center. L’obiettivo di questi esperimenti è valutare la fattibilità dell’utilizzo di due drizze di sicurezza a lunghezza variabile, pensate per potenziali operazioni nello spazio esterno sulla superficie dei moduli del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Durante le attività extraveicolari, una delle norme di sicurezza imprescindibili è l’assicurazione del cosmonauta in due punti. Questi punti di ancoraggio possono consistere in due moschettoni fissati a corrimano distinti; in alcune circostanze, l’operatore può anche utilizzare una drizza insieme alla propria mano. Tuttavia, è fondamentale che questo requisito venga rigorosamente rispettato durante tutte le operazioni.

Il test del Centro di Formazione Cosmonauti

Attualmente, gli astronauti utilizzano due drizze per la loro sicurezza: una corta, lunga circa un metro, e una drizza di lunghezza variabile. Di conseguenza, durante l’addestramento nell’idrolaboratorio, dove è simulata l’assenza di gravità, i cosmonauti applicano le stesse misure di sicurezza.

Andrey Fedyaev, cosmonauta coinvolto nei test, ha spiegato: “Il fatto è che questa drizza di lunghezza costante (corta) limita notevolmente la capacità di movimento dei cosmonauti. Pertanto, gli specialisti hanno deciso di sostituirlo con la stessa drizza di lunghezza variabile. Ciò aumenterà la distanza che possiamo percorrere rispetto a queste drizze di oltre due metri, oltre a ridurre il tempo necessario per spostarsi da un oggetto sulla superficie esterna della stazione all’altro. Il nostro compito principale durante i test è quello di verificare in condizioni diverse come lavoreremo con queste due drizze di lunghezza variabile. Condizioni diverse significano compiti diversi: dal semplice movimento del cosmonauta ai movimenti di un operatore inoperabile, così come il trasporto di merci“.

Insieme a Fedyaev, il tester di RSC Energia, Alexander Maltsev, ha preso parte all’esperimento sull’uso di nuove drizze a lunghezza variabile. Durante il loro lavoro nell’ambiente idroelettrico, gli specialisti hanno utilizzato apparecchiature per registrare gli indicatori medici e per monitorare il tempo impiegato per le varie operazioni.

I test delle nuove attrezzature, nonché lo sviluppo di metodologie di assicurazione durante l’esecuzione di operazioni e azioni tipiche degli operatori in situazioni di emergenza, proseguiranno nel prossimo futuro nell’idrolaboratorio del Cosmonaut Training Center.

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