Cloud Seeding: una tecnologia controllata. Le Scie Chimiche? Solo teorie complottiste

È importante fare chiarezza sulle differenze tra la pratica scientifica e le teorie del complotto che circolano sull'argomento
MeteoWeb

La geoingegneria comprende diverse tecniche che mirano a modificare i processi naturali per ottenere risultati specifici, come l’aumento delle precipitazioni o il controllo climatico. Tra queste, troviamo il “cloud seeding” (inseminazione imbrifera) e le cosiddette “scie chimiche“, spesso al centro di dibattiti e controversie. È importante fare chiarezza sulle differenze tra la pratica scientifica e le teorie del complotto che circolano sull’argomento. Il cloud seeding è una tecnica effettivamente utilizzata per incrementare le precipitazioni, specialmente in regioni aride o in situazioni di siccità. Consiste nella diffusione di sostanze come ioduro d’argento o cloruro di sodio all’interno delle nuvole per stimolare la condensazione del vapore acqueo e favorire la pioggia.

Questa operazione avviene solitamente ad altitudini elevate, sopra i cumulonembi, tramite piccoli aerei specializzati. Sebbene l’uso di agenti chimici possa sollevare alcune preoccupazioni ambientali, le quantità utilizzate sono basse e le ricerche attuali suggeriscono che gli impatti ambientali siano trascurabili.

D’altra parte, le cosiddette “scie chimiche” rappresentano una teoria del complotto secondo cui le scie visibili rilasciate dagli aerei non sarebbero semplici scie di condensazione (contrails), ma sostanze chimiche intenzionalmente diffuse per scopi segreti, tra cui il controllo del clima o della popolazione. Le scie di condensazione sono un fenomeno naturale causato dalla condensazione del vapore acqueo emesso dai motori degli aerei a determinate altitudini e temperature. La loro durata dipende dalle condizioni atmosferiche, e possono persistere per un breve lasso di tempo o anche ore.

Il documento “Owning the Weather in 2025“, spesso citato per sostenere l’esistenza di “chemtrails”, è in realtà una speculazione teorica su come le tecnologie climatiche potrebbero evolversi. Non rappresenta un piano attuale o operativo. Ad oggi, non esistono prove scientifiche a supporto della teoria delle “scie chimiche”, e la comunità scientifica ritiene questa idea priva di basi concrete.

In sintesi, mentre il cloud seeding è una pratica di geoingegneria studiata e applicata in contesti controllati, le “scie chimiche” restano parte di una narrativa non supportata dalla scienza.

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