Negli ultimi anni, molte città nel mondo si sono trovate ad affrontare una crisi allarmante: quella della subsidenza, ovvero l’abbassamento del suolo. Fenomeni come l’innalzamento del livello del mare, l’estrazione incontrollata delle acque sotterranee e la gestione inadeguata delle risorse idriche hanno portato a situazioni sempre più gravi. Questo articolo esplorerà i casi di Giacarta, Venezia, Manila e Bangkok, con un focus particolare sulle cause della subsidenza e le possibili soluzioni.
Giacarta: un caso emblematico di affondamento
Il fenomeno della subsidenza è particolarmente evidente a Giacarta, la capitale indonesiana. Negli ultimi quarant’anni, ampie aree della città hanno subito un abbassamento del suolo compreso tra tre e quattro metri, con una media di dieci centimetri all’anno. Circa il 40% di Giacarta si trova attualmente sotto il livello del mare, una situazione che ha costretto il governo indonesiano a prendere decisioni drastiche, come il trasferimento della capitale nel Kalimantan.
Philip Minderhoud, ricercatore presso l’Università di Wageningen, ha condotto studi approfonditi sulla subsidenza in diverse città, evidenziando il ruolo cruciale dell’estrazione delle acque sotterranee. “Un professore di tettonica a Giacarta ha affermato che gli spostamenti tettonici sotterranei stavano causando la subsidenza. Questo può, in effetti, causare subsidenza, ma l’effetto dell’estrazione delle acque sotterranee non è stato sufficientemente considerato“, afferma Minderhoud. Questo approccio errato ha avuto gravi conseguenze per la popolazione locale, la quale spesso non comprende il legame tra l’estrazione delle acque e i problemi di affondamento.
Un problema globale: Manila e il delta del Mekong
Situazioni simili si verificano anche in altre città costiere. A Manila, nelle Filippine, il suolo scende da 10 a 12 centimetri all’anno, con diversi villaggi già sommersi. “La popolazione locale spesso non è a conoscenza della subsidenza“, spiega Minderhoud. “Vedono l’innalzamento del livello dell’acqua e sperimentano più inondazioni durante le maree primaverili e i tifoni. Suppongono che il livello del mare stia aumentando, ma questa non è la causa principale. La chiave sta nella subsidenza in questi casi“.
Minderhoud ha dedicato dieci anni di ricerca allo studio della subsidenza nel delta del Mekong in Vietnam, dove ha osservato un’accelerazione del fenomeno di circa 7 cm all’anno. Anche in questo caso, l’estrazione delle acque sotterranee è stata identificata come una causa principale.
Esempi di successo: Venezia e Bangkok
Nonostante i gravi problemi di subsidenza, esistono esempi positivi di come le politiche pubbliche possano affrontare questa sfida. Venezia, patrimonio dell’umanità, ha adottato misure efficaci per controllare il fenomeno. La città ha smesso di estrarre le acque sotterranee, iniziando a importare acqua potabile dalla terraferma italiana. Come risultato, la velocità di affondamento è stata ridotta a soli un millimetro all’anno.
Un altro caso di successo è rappresentato da Bangkok, dove la subsidenza era di circa dieci centimetri all’anno. Il direttore dell’istituto per la gestione delle acque ha preso una decisione audace, chiudendo molte pompe e imponendo tasse sull’estrazione delle acque sotterranee. “È stata inoltre introdotta un’applicazione rigorosa. La città ha investito in fonti d’acqua alternative. Tutte queste misure hanno stabilizzato la situazione a Bangkok. Una vera storia di successo“, afferma Minderhoud.
Le sfide nei Paesi Bassi
In un contesto diverso, i Paesi Bassi affrontano una forma di subsidenza non correlata all’estrazione delle acque sotterranee. Nella regione dei campi di torba, la subsidenza è causata dal drenaggio e dal pompaggio dei polder, che provocano un abbassamento artificiale dei livelli dell’acqua. “Pertanto, indagare le cause sul posto è essenziale, così come lo scambio di conoscenze“, spiega Minderhoud. Questo approccio è fondamentale per affrontare la problematica della subsidenza in modo efficace.
Iniziative globali e future ricerche
Il tema della subsidenza è ormai una questione di rilevanza globale. Minderhoud sarà protagonista della prima conferenza delle Nazioni Unite sui delta fluviali, prevista per il prossimo anno in Vietnam. “La ricerca è necessaria per identificare e prevenire la subsidenza nelle aree costiere“, afferma. È attualmente coinvolto in un progetto di ricerca in Africa occidentale, dove l’aumento della popolazione urbana sta generando una crescente domanda di risorse idriche.
In questo contesto, è fondamentale considerare non solo l’innalzamento del livello del mare, ma anche la subsidenza. “Dovremmo fare proiezioni di subsidenza simili alle proiezioni dell’IPCC sull’aumento del livello del mare per fornire una visione chiara delle sfide che dobbiamo affrontare“, suggerisce Minderhoud.