La 16ma Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (Cop16) è ufficialmente iniziata oggi a Cali, in Colombia. L’evento riunisce rappresentanti di 196 Paesi e si svolgerà fino al primo novembre, con l’obiettivo di affrontare le questioni fondamentali legate alla preservazione della natura e alla salvaguardia delle risorse naturali del pianeta. Durante la cerimonia di apertura, il ministro dell’Ambiente colombiano, Susana Muhamad, ha sottolineato l’urgenza della situazione: “Il pianeta non può più permettersi perdite di tempo, concentriamoci sulle questioni oggetto dei negoziati e troviamo un accordo affinché questa sia la Cop dell’attuazione“.
Circa 12.000 partecipanti, tra cui dieci capi di Stato e 140 ministri, si sono riuniti per negoziare accordi cruciali per la conservazione della biodiversità. Muhamad ha annunciato anche la creazione di un fondo destinato a “aprire la strada alla contribuzione del settore privato mondiale che beneficia delle risorse ambientali”, un passo significativo per generare ricchezza in un contesto di crescente crisi ecologica.
“Dobbiamo mantenere le promesse fatte, questa è la prima cosa, ma non solo in termini di garanzie nei finanziamenti“, ha evidenziato il ministro, ricordando che uno degli obiettivi principali della Colombia è quello di strappare ai Paesi ricchi l’impegno a stanziare i fondi – già concordati in numerosi forum ambientali internazionali – a favore dei Paesi in via di sviluppo, affinché possano raggiungere i traguardi climatici.
Tra le priorità della Cop16, vi è anche l’attuazione del Quadro Kunming-Montreal, che prevede di trasformare il 30% del pianeta in aree protette e di ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati. Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per ribadire l’impegno globale verso la biodiversità e la sostenibilità ambientale, e il ministro Muhamad ha lanciato un appello a tutti i partecipanti: “È tempo di agire“.