Gli astronomi di tutto il mondo sono in attesa di uno straordinario evento cosmico: l’esplosione della stella T Coronae Borealis, una nova ricorrente destinata a brillare 10mila volte più del solito. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, ora preferirebbero che l’evento si verificasse con un leggero ritardo. La ragione è che, al momento, la posizione della stella è troppo vicina al Sole nella costellazione della Bilancia, rendendo l’evento difficile da osservare da molte parti del mondo.
Le novae, pur non essendo così potenti come le supernove, sono fenomeni astronomici preziosi. Si verificano quando una nana bianca attira gas da una stella compagna, solitamente una gigante rossa, causando una fusione nucleare e un improvviso aumento della luminosità. Mentre la maggior parte delle novae sono visibili solo con l’aiuto di un telescopio, T Coronae Borealis è una delle poche visibili a occhio nudo.
La stella ha generato esplosioni nel 1866 e nel 1946, e gli scienziati si aspettavano una nuova esplosione tra febbraio e settembre 2024, come previsto dal professor Bradley Schaefer della Louisiana State University. Tuttavia, l’evento non si è ancora verificato. Alcuni astronomi iniziano a dubitare che l’esplosione avverrà, ma la maggior parte ritiene che sia solo questione di tempo.
Il problema è che se l’esplosione avvenisse ora, la stella sarebbe oscurata dalla luce del giorno, specialmente nell’emisfero meridionale e anche in gran parte dell’emisfero settentrionale. Gli astronomi, quindi, sperano in un ritardo che permetta loro di osservare questo spettacolo celeste in condizioni migliori, soprattutto con gli strumenti avanzati che oggi sono a disposizione rispetto al 1946.