Salgono a 667 i casi confermati di Dengue in Italia dall’1 gennaio al 29 ottobre 2024 e segnalati al sistema di sorveglianza nazionale. Di questi, 460 sono associati a viaggi all’estero e 207 sono casi autoctoni. E’ il bilancio contenuto nell’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, che non conteggia ancora gli ultimi 2 casi registrati a Fano nelle Marche, dove al momento è attivo il focolaio più grande registrato nel Paese. L’età mediana dei casi segnalati è di 45 anni e il 50% è di sesso maschile. Restano a quota zero i decessi.
Al 29 ottobre, sono stati identificati diversi eventi di trasmissione locale del virus Dengue in Italia, ricorda l’Iss. Il focolaio autoctono di dimensioni maggiori, con 141 casi confermati tutti sintomatici (ai quali vanno ancora aggiunti gli ultimi 2 censiti) è localizzato appunto a Fano e “non è ancora dichiarato chiuso”, si precisa, essendo ritenuta “possibile la presenza di ulteriori casi limitati nelle prossime settimane”. Così come avvenuto proprio in questi ultimi giorni.
Il commento di Burioni
“Altri casi di Dengue a Fano. Non dobbiamo stupirci perché nelle settimane precedenti le temperature sono state particolarmente miti”, commenta sulla sua pagina Facebook il virologo Roberto Burioni.
“Speriamo nel freddo – conclude il professore di virologia e microbiologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano – e soprattutto speriamo che il prossimo anno la questione zanzare venga affrontata già dalla primavera in maniera adeguata ovunque”.