Ancora nessuna traccia di Giorgio Lanciotti, l’escursionista 35enne di Roseto degli Abruzzi (Teramo) disperso sul Gran Sasso dallo scorso 21 settembre quando aveva avviato un’escursione in solitaria. Sono ormai passate 3 settimane ma nonostante le ricerche, iniziate il giorno dopo la scomparsa, il giovane non si trova. In queste settimane, in più occasioni il maltempo ha ostacolo le operazioni.
Alcuni giorni fa, Pasquale Iannetti, esperta Guida Alpina, già capo della stazione teramana del Soccorso Alpino negli anni 70, ha messo in evidenza quelli che, secondo lui, sono stati errori compiuti dai soccorritori nelle ricerche del giovane escursionista. Ora, per mezzo dell’associazione Teknoalp, Iannetti ha deciso di scendere in campo in prima persona. Tramite un comunicato diffuso sui social, l’alpinista ha deciso di convocare per mercoledì 16 ottobre una battuta di ricerca condivisa con tutti coloro che volessero partecipare alle operazioni di soccorso. L’invito è aperto solo ed esclusivamente ad esperti alpinisti.
Di seguito, il testo integrale del comunicato stampa:
“Giornata di partecipazione volontaria alle ricerche di Giorgio Lanciotti.
Mercoledì 16 ottobre 2024.Come già saprete da domenica 22 settembre si sta cercando di ritrovare il giovane Giorgio Lanciotti del quale si sono perse le tracce dal pomeriggio di sabato 21 sul Gran Sasso. La famiglia e gli amici, da venti interminabili giorni, stanno vivendo in un clima misto di angoscia e di speranza. Speranza oramai vana di ritrovarlo vivo, visto ormai il tempo trascorso, ma ancora accesa di rinvenirne il corpo da restituire ai suoi cari affinché possano trovare pace sia pure nel dolore profondo.
Chiediamo agli escursionisti e agli alpinisti di partecipare numerosi ad una battuta di ricerca nel Vallone dei Ginepri, augurandoci di poter mettere la parola fine, ritrovandolo in uno dei profondi canali che solcano il Vallone stesso. Saranno formate due squadre: una composta da alpinisti che raggiungerà da Cima Alta la Sella dei due Corni e scenderà per tutto il Vallone dei Ginepri, mentre la seconda, risalirà la Val Maone e perlustrerà le balze erbose ed i brecciai alla base del Vallone dei Ginepri.
La ricerca sarà effettuata mercoledì 16 ottobre e l’appuntamento è alle ore 7:00 a Prati di Tivo sul Piazzale Amorocchi.
L’adesione a questa iniziativa è a titolo personale, così come personale sarà la responsabilità di ciascuno e, a questo scopo, chiederemo di firmare una liberatoria a tal senso.
Ringraziamo anticipatamente tutti quelli che vorranno partecipare per l’umanità e la solidarietà dimostrate e vi aspettiamo numerosi.
Cordiali saluti
Pasquale Iannetti, Guida Alpina
PsAlle attività di ricerca con ogni probabilità parteciperanno alcune Guide Alpine delle regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio.
LEGGE 2 gennaio 1989 n. 6
Ordinamento della professione di guida alpina (G.U. 12 gennaio 1989, n. 9)
At. 11 – Doveri della guida alpina. – Le guide alpine-maestri di alpinismo e gli aspiranti guida iscritti negli albi professionali sono tenuti ad esercitare la professione con dignità e correttezza, conformemente alle norme della deontologia professionale. Tutte le guide alpine-maestri di alpinismo e gli aspiranti guida alpina iscritti negli albi sono tenuti, in caso di infortuni in montagna o comunque di pericolo per alpinisti, escursionisti o sciatori, a prestare la loro opera individualmente o nell’ambito delle operazioni di soccorso, compatibilmente con il dovere di mantenere le condizioni di massima sicurezza per i propri clienti”.