“Rispettare gli obiettivi di neutralità climatica implica una forte riduzione nell’utilizzo di fonti fossili per la produzione di energia elettrica. Per questo motivo è estremamente importante ipotizzare un mix energetico scevro da considerazioni preconcette verso una particolare tecnologia“. Queste sono le parole di Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Nucleare dell’Enea, pronunciate durante l’Assemblea generale dell’associazione ‘Futuri sostenibili’, tenutasi a San Patrignano, nel Riminese.
Dodaro ha poi sottolineato l’importanza di “mantenere una spinta molto forte all’impiego crescente delle energie rinnovabili e, al contempo, ottimizzare i consumi energetici attraverso processi di efficientamento che riducano sprechi e dispersioni“. Secondo lui, per raggiungere la neutralità climatica, è cruciale combinare tecnologie diverse, tra cui il nucleare di nuova generazione.
In merito al nucleare, Dodaro ha spiegato che “il nucleare di nuova generazione è, ad oggi, l’unica fonte priva sostanzialmente di emissioni di gas serra che possa garantire sicurezza negli approvvigionamenti“. Ha poi aggiunto che questo tipo di energia è fondamentale in un mix energetico che dovrebbe, nel più breve tempo possibile, vedere “una produzione di elettricità da rinnovabili superiore al 50%” rispetto all’attuale soglia, che “oggi siamo ancora ben al di sotto del 30%“. Il mix ideale, secondo Dodaro, dovrebbe includere anche fonti più stabili rispetto a quelle attualmente importate, come gas e carbone.
Per sostenere queste affermazioni, Dodaro ha citato i progressi tecnologici che si stanno facendo presso il Centro ricerche del Brasimone, situato sull’Appennino bolognese, dove “stiamo sviluppando proprio le tecnologie per i futuri reattori di quarta generazione“.
L’intervento di Dodaro ha evidenziato l’importanza di un approccio diversificato alla produzione energetica, capace di coniugare la spinta verso le rinnovabili con l’affidabilità del nucleare, per garantire un futuro sostenibile senza emissioni di gas serra.