Doglioni (INGV): “Earth Telescope cruciale per studiare il cuore della Terra”

"L'INGV coglie questa occasione per guardare verso il basso, verso l'interno della Terra"
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Capire che cosa succede nel cuore della Terra: è questa la grande scommessa dell’Earth Telescope, il grande progetto lanciato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia parallelamente al progetto europeo dell’Einstein Telescope, il grande osservatorio per le onde gravitazionali che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto nazionale di Astrofisica propongono di realizzare in Sardegna, a Sos Enattos.

Collaboriamo a questa iniziativa perché l’Einstein Telescope è auspicabilmente posizionato in Sardegna, in una zona sismicamente poco attiva, e l’INGV coglie questa occasione per guardare verso il basso, verso l’interno della Terra, che è veramente sconosciuto”, ha detto il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni, nell’”ANSA Incontra” dedicato ai 25 anni dell’ente. “Non sappiamo ancora che cosa generi la tettonica delle placche legata ai terremoti e all’attività vulcanica. Abbiamo bisogno di capire come è fatta la Terra perché solo conoscendola e capendone i meccanismi riusciremo un domani ad avere non solo una crescita culturale di conoscenza scientifica, ma avremo delle chiavi di lettura importanti anche per proteggerci dai rischi naturali o per proteggere anche la Terra“, ha proseguito Doglioni.

Stiamo vivendo un cambiamento climatico drammatico, dobbiamo capire in che modo possiamo trovare anche risorse energetiche. L’interno della Terra ha una risorsa termica inesauribile: sappiamo che il nostro pianeta ha 4 miliardi e 600 milioni di anni circa e che emette circa 44 terawatt al secondo circa, quindi – ha concluso – è una fonte energetica straordinaria finora sottovaluta“.

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